Il Concetto Strategico dell'Alleanza, approvato al vertice di Lisbona (19-20 novembre del 2010) ha rivoluzionato la mentalità, sicurezza e sviluppo dei Balcani Occidentali. Ricordiamo che questo Concetto Strategico ha preso forma nel mese di aprile del 1999, fortemente influenzato dagli interventi dell'Alleanza nella ex Jugoslavia. Da allora, le truppe della NATO hanno contribuito a mantenere la pace nella regione balcanica, mentre i paesi dei Balcani occidentali che sono parte dell’Alleanza atlantica hanno contribuito con alcune centinaia di uomini alla sicurezza della missione NATO in Afghanistan (ISAF).La promessa di adesione alla NATO ha stimolato i Paesi dei Balcani Occidentali ad adottare delle riforme nel campo delle politiche di sicurezza che, si spera, possano contribuire a consolidare la democrazia nei singoli Paesi e in tutta la regione. Tuttavia, al di là di questo aiuto non tutto va per il meglio nei Balcani. Una serie di problemi da riforme incomplete e istituzioni democratiche non consolidate ancora affliggono la regione. Lo Stallo politico in Bosnia-Erzegovina (BiH), lo status ambiguo del Kosovo e le implicazioni per la Serbia sono manifestazioni delle persistenti divisioni esistenti nella regione. Anche la prospettiva di adesione alla NATO non ha impedito il deterioramento delle relazioni e l'approfondimento delle divisioni tra etnie, élite e pubblica opinione in buona parte della regione.La Russia sta cercando di rilanciare la sua influenza nei Balcani specialmente dopo l’inizio della guerra in Ucraina… I rapporti tra Russia e Serbia si stanno rafforzando di più, specialmente dopo la guerra in Ucraina. La Serbia rimane il principale alleato di Mosca nei Balcani. Ricordiamo la visita di Vladimir Putin nel Gennaio 2019 in Serbia, la quale è servita per lanciare un avvertimento sul Kosovo e sull’espansione della Nato nei Balcani. Mosca e Belgrado non sono stati contenti per l’ingresso del Montenegro e della Macedonia del Nord nell’Alleanza Atlantica e guardano con sospetto i recenti passi dei paesi dei Balcani Occidentali per entrare sia nell’Unione europea che nella Nato. Anche Belgrado è candidata ad entrare nell’Unione ma come ha ripetuto il Presidente della Repubblica della Serbia, Aleksandar Vučić non ha nessuna voglia di aderire all’Alleanza che ha bombardato la Serbia vent’anni fa. Quindi, forse é giusto quello che pensano alcuni analisti sul fatto che ‘i Balcani potrebbero ancora essere persi’. I Balcani rimangono una potenziale regione che può creare conflitti, le quali metterebbero in rischio tutta l'architettura geopolitica e di sicurezza dell'Europa e del mondo intero. Per questa ragione questa ricerca rimane attuale più che mai oggi, in un mondo di nuove sfide strategiche..

Le relazioni tra gli stati dei Balcani Occidentali e la NATO, sfide, futuro, rischi / Xheneti, Irida. - (2023 May 22).

Le relazioni tra gli stati dei Balcani Occidentali e la NATO, sfide, futuro, rischi

XHENETI, IRIDA
22/05/2023

Abstract

Il Concetto Strategico dell'Alleanza, approvato al vertice di Lisbona (19-20 novembre del 2010) ha rivoluzionato la mentalità, sicurezza e sviluppo dei Balcani Occidentali. Ricordiamo che questo Concetto Strategico ha preso forma nel mese di aprile del 1999, fortemente influenzato dagli interventi dell'Alleanza nella ex Jugoslavia. Da allora, le truppe della NATO hanno contribuito a mantenere la pace nella regione balcanica, mentre i paesi dei Balcani occidentali che sono parte dell’Alleanza atlantica hanno contribuito con alcune centinaia di uomini alla sicurezza della missione NATO in Afghanistan (ISAF).La promessa di adesione alla NATO ha stimolato i Paesi dei Balcani Occidentali ad adottare delle riforme nel campo delle politiche di sicurezza che, si spera, possano contribuire a consolidare la democrazia nei singoli Paesi e in tutta la regione. Tuttavia, al di là di questo aiuto non tutto va per il meglio nei Balcani. Una serie di problemi da riforme incomplete e istituzioni democratiche non consolidate ancora affliggono la regione. Lo Stallo politico in Bosnia-Erzegovina (BiH), lo status ambiguo del Kosovo e le implicazioni per la Serbia sono manifestazioni delle persistenti divisioni esistenti nella regione. Anche la prospettiva di adesione alla NATO non ha impedito il deterioramento delle relazioni e l'approfondimento delle divisioni tra etnie, élite e pubblica opinione in buona parte della regione.La Russia sta cercando di rilanciare la sua influenza nei Balcani specialmente dopo l’inizio della guerra in Ucraina… I rapporti tra Russia e Serbia si stanno rafforzando di più, specialmente dopo la guerra in Ucraina. La Serbia rimane il principale alleato di Mosca nei Balcani. Ricordiamo la visita di Vladimir Putin nel Gennaio 2019 in Serbia, la quale è servita per lanciare un avvertimento sul Kosovo e sull’espansione della Nato nei Balcani. Mosca e Belgrado non sono stati contenti per l’ingresso del Montenegro e della Macedonia del Nord nell’Alleanza Atlantica e guardano con sospetto i recenti passi dei paesi dei Balcani Occidentali per entrare sia nell’Unione europea che nella Nato. Anche Belgrado è candidata ad entrare nell’Unione ma come ha ripetuto il Presidente della Repubblica della Serbia, Aleksandar Vučić non ha nessuna voglia di aderire all’Alleanza che ha bombardato la Serbia vent’anni fa. Quindi, forse é giusto quello che pensano alcuni analisti sul fatto che ‘i Balcani potrebbero ancora essere persi’. I Balcani rimangono una potenziale regione che può creare conflitti, le quali metterebbero in rischio tutta l'architettura geopolitica e di sicurezza dell'Europa e del mondo intero. Per questa ragione questa ricerca rimane attuale più che mai oggi, in un mondo di nuove sfide strategiche..
22-mag-2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1680714
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