– L’insediamento dell’età del Bronzo di Monte Croce Guardia (Arcevia, AN) si trova su un’altura naturalmente difesa, con un ottimo controllo visivo del paesaggio circostante, che va dal mare Adriatico all’Appennino umbro-marchigiano. Nel secolo scorso la Soprintendenza Archeologica delle Marche ha effettuato diverse indagini archeologiche, durante le quali sono emerse tracce di un grande abitato datato tra la fine del Bronzo Recente e il Bronzo finale (circa 1200-925 a.C.). Dal 2015 sono iniziate nuove ricerche archeologiche dirette dal Dipartimento di Scienze delle Antichità dell’Università di Roma Sapienza, che hanno messo in luce notevoli testimonianze risalenti a un periodo caratterizzato da grandi muta menti sociali che preludono alla formazione dei centri protourbani e alla nascita delle entità politiche ed etniche dell’Italia preromana. Monte Croce Guardia è uno dei più grandi insediamenti della tarda età del bronzo nell’Italia continentale, raggiungendo l’estensione di almeno 22 ettari. Probabilmente è il risultato dell’aggregazione di vari abitati dislocati nel ter ritorio circostante, abbandonati verso la fine dell’età del Bronzo recente (ca. 1200/1150 a.C.). Sono state rinvenute molte abitazioni e altre infrastrutture, come magazzini, officine e altre opere architettoniche. Un’indagine geomagnetica che ha coperto 1/3 dell’intero villaggio, effettuata in collaborazione con l’Università di Ghent (Belgio), ha individuato più di 20 edifici (oltre a quelli già scavati). Le abitazioni sono rettangolari, misurano 70/130 mq con articolazioni interne, talvolta affiancate da strutture minori. Il villaggio doveva avere in origine circa 80/100 abitazioni e una popolazione di diverse cen tinaia di persone. I ritrovamenti archeologici hanno rivelato l’esistenza di officine specializzate per la lavorazione dei me talli e altri prodotti artigianali. La presenza di ornamenti in ambra e vetro testimonia l’esistenza di scambi a lunga distanza. Il villaggio di Monte Croce Guardia ebbe termine intorno al 950/925 a.C.; è da notare che in relazione con l’abbandono o subito dopo, venne scavata una inconsueta sepoltura femminile in corrispondenza del crollo di un’opera muraria, proba bilmente costruita per rinforzare il pendio ai margini dell’abitato
Prima dei Piceni. Lo scavo dell’abitato di Monte Croce Guardia nel quadro delle dinamiche storiche comprese fra la fine del II e l’inizio del I millennio a.C. in Italia centrale / Cardarelli, Andrea; Bettelli, Marco; DI RENZONI, Andrea. - (2022). (Intervento presentato al convegno Archeologia Picena tenutosi a Ancona).
Prima dei Piceni. Lo scavo dell’abitato di Monte Croce Guardia nel quadro delle dinamiche storiche comprese fra la fine del II e l’inizio del I millennio a.C. in Italia centrale
Cardarelli Andrea;Di Renzoni Andrea
2022
Abstract
– L’insediamento dell’età del Bronzo di Monte Croce Guardia (Arcevia, AN) si trova su un’altura naturalmente difesa, con un ottimo controllo visivo del paesaggio circostante, che va dal mare Adriatico all’Appennino umbro-marchigiano. Nel secolo scorso la Soprintendenza Archeologica delle Marche ha effettuato diverse indagini archeologiche, durante le quali sono emerse tracce di un grande abitato datato tra la fine del Bronzo Recente e il Bronzo finale (circa 1200-925 a.C.). Dal 2015 sono iniziate nuove ricerche archeologiche dirette dal Dipartimento di Scienze delle Antichità dell’Università di Roma Sapienza, che hanno messo in luce notevoli testimonianze risalenti a un periodo caratterizzato da grandi muta menti sociali che preludono alla formazione dei centri protourbani e alla nascita delle entità politiche ed etniche dell’Italia preromana. Monte Croce Guardia è uno dei più grandi insediamenti della tarda età del bronzo nell’Italia continentale, raggiungendo l’estensione di almeno 22 ettari. Probabilmente è il risultato dell’aggregazione di vari abitati dislocati nel ter ritorio circostante, abbandonati verso la fine dell’età del Bronzo recente (ca. 1200/1150 a.C.). Sono state rinvenute molte abitazioni e altre infrastrutture, come magazzini, officine e altre opere architettoniche. Un’indagine geomagnetica che ha coperto 1/3 dell’intero villaggio, effettuata in collaborazione con l’Università di Ghent (Belgio), ha individuato più di 20 edifici (oltre a quelli già scavati). Le abitazioni sono rettangolari, misurano 70/130 mq con articolazioni interne, talvolta affiancate da strutture minori. Il villaggio doveva avere in origine circa 80/100 abitazioni e una popolazione di diverse cen tinaia di persone. I ritrovamenti archeologici hanno rivelato l’esistenza di officine specializzate per la lavorazione dei me talli e altri prodotti artigianali. La presenza di ornamenti in ambra e vetro testimonia l’esistenza di scambi a lunga distanza. Il villaggio di Monte Croce Guardia ebbe termine intorno al 950/925 a.C.; è da notare che in relazione con l’abbandono o subito dopo, venne scavata una inconsueta sepoltura femminile in corrispondenza del crollo di un’opera muraria, proba bilmente costruita per rinforzare il pendio ai margini dell’abitatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.