La storica sacrestia di San Giovanni dei Fiorentini era collocata all’interno dell’edificio dell’Ospedale, alla destra della basilica, demolito nel 1937. Attraverso alcuni disegni della Collezione Lanciani e del Cooper Hewitt Museum, si può ricostruire l’architettura dell’ambiente, opera di Giuseppe Palazzi, e la decorazione realizzata da Matteo Orta. La documentazione presente nell’archivio dell’Arciconfraternita dei Fiorentini permette di seguire le diverse fasi della costruzione (tra il 1792 e il 1795), dalla scelta del sito, alle modifiche apportate alla decorazione pittorica, sino alla realizzazione degli arredi lignei. Analizzando il progetto di Palazzi, anche sulla base di confronti con altre sacrestie sei e settecentesche, si può osservare come la necessaria funzionalità delle armadiature sia stata coniugata con istanze di rappresentatività e monumentalità, attraverso l’uso di un linguaggio sintetico e semplificato e con uno stretto dialogo tra la struttura architettonica della sala e la conformazione dell’arredo.
“Combinare con il commodo un’elegante maestà”. L’opera di Giuseppe Palazzi nella perduta sacrestia di San Giovanni dei Fiorentini / Gambuti, Emanuele. - In: STUDI SUL SETTECENTO ROMANO. - ISSN 1124-3910. - 38(2022), pp. 275-294.
“Combinare con il commodo un’elegante maestà”. L’opera di Giuseppe Palazzi nella perduta sacrestia di San Giovanni dei Fiorentini
Emanuele Gambuti
2022
Abstract
La storica sacrestia di San Giovanni dei Fiorentini era collocata all’interno dell’edificio dell’Ospedale, alla destra della basilica, demolito nel 1937. Attraverso alcuni disegni della Collezione Lanciani e del Cooper Hewitt Museum, si può ricostruire l’architettura dell’ambiente, opera di Giuseppe Palazzi, e la decorazione realizzata da Matteo Orta. La documentazione presente nell’archivio dell’Arciconfraternita dei Fiorentini permette di seguire le diverse fasi della costruzione (tra il 1792 e il 1795), dalla scelta del sito, alle modifiche apportate alla decorazione pittorica, sino alla realizzazione degli arredi lignei. Analizzando il progetto di Palazzi, anche sulla base di confronti con altre sacrestie sei e settecentesche, si può osservare come la necessaria funzionalità delle armadiature sia stata coniugata con istanze di rappresentatività e monumentalità, attraverso l’uso di un linguaggio sintetico e semplificato e con uno stretto dialogo tra la struttura architettonica della sala e la conformazione dell’arredo.File | Dimensione | Formato | |
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