L’articolo mira a delineare un possibile inquadramento della Pisana de Le confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo come una delle più complesse rappresentazioni dello stereotipo della femme fatale nella letteratura italiana della seconda metà dell’Ottocento. L’analisi è stata strutturata seguendo due direzioni consequenziali: il primo paragrafo approfondisce i valori e i simboli che il corpo “vivo” della Pisana assume nel contesto relazionale in cui si trova. Arricchisce l’analisi un confronto col personaggio di Fosca, protagonista dell’omonimo romanzo di Iginio Ugo Tarchetti; tale lettura comparativa ha permesso di individuare specifici ricorsi tematici e narrativi relativamente alla costituzione dello stereotipo della femme fatale nel contesto italiano della seconda metà dell’Ottocento. In secondo luogo, si sono approfonditi i contesti e i significati in cui narrativamente si situa il corpo “morto” di Pisana. Così, l’articolo si concentra su una possibile interpretazione del momento immediatamente precedente alla morte di Pisana, lo stato della malattia che ne disgrega il corpo accomunando la sua rappresentazione alle numerose femmes fatales ottocentesche. Attraverso i binari tracciati dalla critica che si è occupata di identificare alcuni stilemi che connotano seppur variamente le donne fatali in ambito letterario, si è tentato di dimostrare come il personaggio di Pisana sia ad essi effettivamente aderente e attraverso essi possa essere più compiutamente compreso.
I corpi del dolore. La ‘femme fatale’ nelle “Confessioni di un Italiano” / DE GASPERIS, Arianna; DI MUCCIO, Giacomo. - In: PISANA. - ISSN 2681-7446. - 4(2022), pp. 183-220.
I corpi del dolore. La ‘femme fatale’ nelle “Confessioni di un Italiano”
Arianna De Gasperis;Giacomo Di Muccio
2022
Abstract
L’articolo mira a delineare un possibile inquadramento della Pisana de Le confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo come una delle più complesse rappresentazioni dello stereotipo della femme fatale nella letteratura italiana della seconda metà dell’Ottocento. L’analisi è stata strutturata seguendo due direzioni consequenziali: il primo paragrafo approfondisce i valori e i simboli che il corpo “vivo” della Pisana assume nel contesto relazionale in cui si trova. Arricchisce l’analisi un confronto col personaggio di Fosca, protagonista dell’omonimo romanzo di Iginio Ugo Tarchetti; tale lettura comparativa ha permesso di individuare specifici ricorsi tematici e narrativi relativamente alla costituzione dello stereotipo della femme fatale nel contesto italiano della seconda metà dell’Ottocento. In secondo luogo, si sono approfonditi i contesti e i significati in cui narrativamente si situa il corpo “morto” di Pisana. Così, l’articolo si concentra su una possibile interpretazione del momento immediatamente precedente alla morte di Pisana, lo stato della malattia che ne disgrega il corpo accomunando la sua rappresentazione alle numerose femmes fatales ottocentesche. Attraverso i binari tracciati dalla critica che si è occupata di identificare alcuni stilemi che connotano seppur variamente le donne fatali in ambito letterario, si è tentato di dimostrare come il personaggio di Pisana sia ad essi effettivamente aderente e attraverso essi possa essere più compiutamente compreso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.