Rilievo e analisi degli edifici religiosi di matrice transalpina del Basso Lazio (XIII sec.)

The contribution intends to present the first results of the study conducted on the Cistercian monastic complexes of Casamari and Fossanova. The research is part of the survey and digital modeling of the built heritage expressed through two-dimensional and threedimensional models, at different scales, of representation. The digital copy of the two monastic complexes is the result of an integrated survey carried out thanks to an acquisition campaign using a 3D laser scanner and a photographic campaign, both from the ground and from a drone, conducted for the application of photogrammetric processes. The graphic works produced are an indispensable support for the systematic and interdisciplinary study of this architectural typology. In this sense, the study aims to make the documentation process explicit and to provide a critical interpretation of the already existing graphic documentation. In addition, the contribution initiates a reflection on the characteristics of a metrological and geometric-proportional nature of the two churches to draw some first considerations on the typological invariants from a compositional point of view. The research presented here is still ongoing and aims to deepen the understanding of these complexes by linking the specialized knowledge of all the sectors involved.

Un tema centrale e ormai consolidato nella storiografia sull'architettura italiana del Duecento è rappresentato dagli studi condotti sulle fabbriche degli ordini religiosi, spesso di dimensioni notevoli, quali le abbazie cistercensi di Fossanova e Casamari, con l’insito nuovo modo di concepire l’architettura in termini di spazio, struttura e decorazione che si diffonde rapidamente a scala territoriale in città come Anagni, Alatri e Ferentino. Particolarmente significativa è in questo contesto la diffusione di modelli strutturali e linguistici di derivazione francese, mutuati direttamente da esempi d’oltralpe o dalle più avanzate esperienze maturate nell'Italia centrale. In questa prospettiva si inquadra il presente contributo volto alla realizzazione di un repertorio degli elementi architettonici decorativi di derivazione transalpina, che costituiscono il vocabolario del linguaggio architettonico duecentesco nel territorio a sud di Roma. Il rilievo di tipo massivo (Lidar e SFM) costituirà il tracciato regolatore con il quale costruire un abaco degli elementi stilistici concentrando l’attenzione, in particolare, sull’ordine architettonico e i portali ai vari complessi religiosi. A partire dalle campagne di rilevamento integrato condotte sulle principali chiese del periodo analizzato, estendendo in alcuni casi tali operazioni anche agli interi complessi abbaziali (Casamari e Fossanova) si è proceduto alla realizzazione di modelli 2d e 3d sia delle intere strutture che dei particolari decorativi degli ordini architettonici. Il rilievo così condotto oltre che a fornire degli elaborati bidimensionali (piante, prospetti e sezioni) di alcune chiese, in alcuni casi inediti per la metodologia impiegata e per i risultati prodotti, tendono alla creazione di una catalogazione di tipo dinamico (visualizzabile e interrogabile a diversi livelli di approfondimento) degli elementi architettonici. La catalogazione degli elementi e la costruzione di modelli 2d e 3d, costituiranno la base per analizzarne la genesi costruttiva, i rapporti geometrico/proporzionali e le caratteristiche metriche finalizzate al comprendere le eventuali relazioni con il contesto e il gusto locale e quello di matrice transalpina.