With a panorama contained between the Pirelli Skyscraper and Palazzo Montedoria, the Milanese flat - designed by Francesco Librizzi Studio - is a large urban loggia that projects itself like a portico onto the public space to seek a visual, almost symbiotic relationship with Gio Ponti's two architectures. Within the curious pentagonal plan, a continuous sequence of spaces unfolds, marked by a grit floor covering with marble inserts dominated by two stereometric "totems", which identify the areas of the house and influence, with their materiality and colour, the furnishings in the immediate surroundings. One is a klinker monolith that seems to be a cutout of the Pontian façade to which it acts as a visual counterpoint, the other is a volume in macassar ebony that recalls the precious partition walls of some of Mies van der Rohe's projects. In fact, this work seems to refer precisely to the master of the modern movement in the conception of an open space in continuous flow in the relationship between rooms and the outside.

Con un panorama contenuto tra il Grattacielo Pirelli e Palazzo Montedoria, l’appartamento milanese - disegnato da Francesco Librizzi Studio - è una grande loggia urbana che si proietta come un portico sullo spazio pubblico per cercare un rapporto visivo, quasi simbiotico, con le due architetture di Gio Ponti. All’interno della curiosa pianta pentagonale si snoda una sequenza continua di spazi, segnata da un manto pavimentale in graniglia con inserti di marmo dominato da due “totem” stereometrici, che individuano le zone della casa e influenzano, con la loro matericità e la loro cromia, l’arredo nell’immediato intorno. Uno è un monolite in klinker che sembra essere un ritaglio della facciata pontiana a cui fa da contraltare visivo, l’altro è un volume in ebano macassar che richiama le preziose pareti divisorie di alcuni progetti di Mies van der Rohe. Infatti, questo lavoro sembra riferirsi proprio al maestro del movimento moderno nella concezione di uno spazio aperto in continuo fluire nel rapporto tra gli ambienti e nel rapporto con l’esterno.

Open house / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno IX:40(2023), pp. 82-86.

Open house

Arcopinto, Luigi
2023

Abstract

With a panorama contained between the Pirelli Skyscraper and Palazzo Montedoria, the Milanese flat - designed by Francesco Librizzi Studio - is a large urban loggia that projects itself like a portico onto the public space to seek a visual, almost symbiotic relationship with Gio Ponti's two architectures. Within the curious pentagonal plan, a continuous sequence of spaces unfolds, marked by a grit floor covering with marble inserts dominated by two stereometric "totems", which identify the areas of the house and influence, with their materiality and colour, the furnishings in the immediate surroundings. One is a klinker monolith that seems to be a cutout of the Pontian façade to which it acts as a visual counterpoint, the other is a volume in macassar ebony that recalls the precious partition walls of some of Mies van der Rohe's projects. In fact, this work seems to refer precisely to the master of the modern movement in the conception of an open space in continuous flow in the relationship between rooms and the outside.
2023
Con un panorama contenuto tra il Grattacielo Pirelli e Palazzo Montedoria, l’appartamento milanese - disegnato da Francesco Librizzi Studio - è una grande loggia urbana che si proietta come un portico sullo spazio pubblico per cercare un rapporto visivo, quasi simbiotico, con le due architetture di Gio Ponti. All’interno della curiosa pianta pentagonale si snoda una sequenza continua di spazi, segnata da un manto pavimentale in graniglia con inserti di marmo dominato da due “totem” stereometrici, che individuano le zone della casa e influenzano, con la loro matericità e la loro cromia, l’arredo nell’immediato intorno. Uno è un monolite in klinker che sembra essere un ritaglio della facciata pontiana a cui fa da contraltare visivo, l’altro è un volume in ebano macassar che richiama le preziose pareti divisorie di alcuni progetti di Mies van der Rohe. Infatti, questo lavoro sembra riferirsi proprio al maestro del movimento moderno nella concezione di uno spazio aperto in continuo fluire nel rapporto tra gli ambienti e nel rapporto con l’esterno.
Librizzi; Milano; casa aperta; Ponti
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Open house / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno IX:40(2023), pp. 82-86.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1678075
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