This article aims to lay out an assessment of whether and when restraint use may be warranted in psychiatry. The authors lay out various types of restraints and the risks posed by such means for the patient’s psychophysical well-being, wondering whether such practices really constitute forms of health care treatment. A negative response to that question would entail that restraint is never compulsory and can only be performed under the state of necessity. An affirmative answer, on the other hand, would mean that extraordinary conditions could make restraint mandatory. As a consequence of that, doctors may be held legally liable whether they fail to use restraint when necessary to keep patients from engaging in self-harm or harm against others. Since restraint per se entails heavy limitations to personal freedom (art. 13 Cost.) and serious risks for health (art. 32 Cost.) it can only be considered compulsory if the standards of an absolute state of necessity are met (under article 54 of Italian criminal statutes). Such parameters should be set on a national, rather than local, level. © 2021 Author(s).

Lo scopo del presente articolo è quello di valutare se e quando l'uso della contenzione può essere giustificato in psichiatria. Gli autori espongono i vari tipi di costrizione e i rischi che tali mezzi comportano per il benessere psicofisico del paziente, soffermandosi ad analizzare se tali pratiche costituiscano realmente forme di cura sanitaria. Infatti, una risposta negativa a tale domanda comporterebbe che la contenzione non è mai obbligatoria e può essere eseguita solo in stato di necessità. Una risposta affermativa, invece, significherebbe che condizioni straordinarie potrebbero rendere obbligatoria la contenzione. Di conseguenza, i medici possono essere ritenuti legalmente responsabili se non usano la contenzione quando necessario per impedire ai pazienti di compiere atti di autolesionismo o danni ad altri. Poiché la contenzione di per sé comporta pesanti limitazioni alla libertà personale (art. 13 Cost.) e gravi rischi per la salute (art. 32 Cost.) essa può considerarsi obbligatoria solo se sono rispettati i criteri dello stato di assoluta necessità (ex art. 54 Cost. della legge penale italiana). Tali parametri dovrebbero essere fissati a livello nazionale e non locale.

Liability arising from restraint use in psychiatry [Responsabilità professionale derivante dall’uso della contenzione in psichiatria] / Rinaldi, Raffaella; Bersani, Giuseppe; Pastorini, Antonella; DI LUCA, Alessandro; DEL RIO, Alessandro; MONTANARI VERGALLO, Gianluca. - In: RASSEGNA ITALIANA DI CRIMINOLOGIA. - ISSN 2240-8053. - 15:3(2021), pp. 192-202. [10.7347/RIC-032021-p192]

Liability arising from restraint use in psychiatry [Responsabilità professionale derivante dall’uso della contenzione in psichiatria]

Raffaella Rinaldi;Giuseppe Bersani;Antonella Pastorini;Alessandro di Luca;Alessandro Del Rio;Gianluca Montanari Vergallo
2021

Abstract

This article aims to lay out an assessment of whether and when restraint use may be warranted in psychiatry. The authors lay out various types of restraints and the risks posed by such means for the patient’s psychophysical well-being, wondering whether such practices really constitute forms of health care treatment. A negative response to that question would entail that restraint is never compulsory and can only be performed under the state of necessity. An affirmative answer, on the other hand, would mean that extraordinary conditions could make restraint mandatory. As a consequence of that, doctors may be held legally liable whether they fail to use restraint when necessary to keep patients from engaging in self-harm or harm against others. Since restraint per se entails heavy limitations to personal freedom (art. 13 Cost.) and serious risks for health (art. 32 Cost.) it can only be considered compulsory if the standards of an absolute state of necessity are met (under article 54 of Italian criminal statutes). Such parameters should be set on a national, rather than local, level. © 2021 Author(s).
2021
Lo scopo del presente articolo è quello di valutare se e quando l'uso della contenzione può essere giustificato in psichiatria. Gli autori espongono i vari tipi di costrizione e i rischi che tali mezzi comportano per il benessere psicofisico del paziente, soffermandosi ad analizzare se tali pratiche costituiscano realmente forme di cura sanitaria. Infatti, una risposta negativa a tale domanda comporterebbe che la contenzione non è mai obbligatoria e può essere eseguita solo in stato di necessità. Una risposta affermativa, invece, significherebbe che condizioni straordinarie potrebbero rendere obbligatoria la contenzione. Di conseguenza, i medici possono essere ritenuti legalmente responsabili se non usano la contenzione quando necessario per impedire ai pazienti di compiere atti di autolesionismo o danni ad altri. Poiché la contenzione di per sé comporta pesanti limitazioni alla libertà personale (art. 13 Cost.) e gravi rischi per la salute (art. 32 Cost.) essa può considerarsi obbligatoria solo se sono rispettati i criteri dello stato di assoluta necessità (ex art. 54 Cost. della legge penale italiana). Tali parametri dovrebbero essere fissati a livello nazionale e non locale.
criminal liability; guidelines; psychiatric patients; restraint; state of necessity
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Liability arising from restraint use in psychiatry [Responsabilità professionale derivante dall’uso della contenzione in psichiatria] / Rinaldi, Raffaella; Bersani, Giuseppe; Pastorini, Antonella; DI LUCA, Alessandro; DEL RIO, Alessandro; MONTANARI VERGALLO, Gianluca. - In: RASSEGNA ITALIANA DI CRIMINOLOGIA. - ISSN 2240-8053. - 15:3(2021), pp. 192-202. [10.7347/RIC-032021-p192]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1677809
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