La casa rossa è un’opera polimaterica realizzata dall’artista José Ortega nella seconda metà degli anni Settanta del Novecento. Conservata presso il MUSMA 1 di Matera, l’opera appartiene alla serie dei Multipli e rappresenta uno dei tre esemplari simili attualmente noti 2 . Nel caso proposto, oggetto di tesi presso l’Istituto Centrale per il Restauro, la raffigurazione è affidata ai volumi di un bassorilievo in cartapesta incollato su pannello in multistrato. La forma in cartapesta è stata ottenuta secondo la tecnica per stratificazione di materiale cartaceo, composto da fibre di legno e stracci. Il bassorilievo così ricavato è stato incollato su multistrato, inquadrato sul fronte entro una cornice in legno e poi preparato e dipinto. Contestualmente a queste due ultime fasi, anche la cornice è stata ricoperta con policromia, poiché concepita dall’artista non come cesura ma come finestra di narrazione. La cifra artistica di Ortega risiede nel suo approccio fortemente sperimentale, che lo ha spinto a cimentarsi in tecniche e materiali sempre nuovi. Nel ciclo di opere che comprende il bassorilievo dipinto La casa rossa, Ortega ha interpretato la tecnica tradizionale della cartapesta, proponendone una rilettura in chiave contemporanea attraverso l’apporto di materiali moderni, come si evince per la scelta del supporto in multistrato di pioppo. Il grave stato di conservazione in cui versava l’opera prima dell’intervento di restauro ha imposto una attenta riflessione, finalizzata alla definizione di una metodologia operativa specifica. L’analisi del manufatto e delle sue criticità ha consentito di correlare i fenomeni di degrado alla tecnica esecutiva, alle caratteristiche dei materiali costitutivi e all’interazione di questi ultimi con l’ambiente di conservazione. Principale causa di degrado è stata il distacco disomogeneo avvenuto tra multistrato e cartapesta, che ha provocato movimenti, deformazioni e fratture a carico dei vari strati costitutivi dell’opera. La scarsa adesione ha inoltre favorito un generale scivolamento del rilievo verso il basso, causando la formazione di distacchi tra cartapesta e cornice. In seguito allo studio e alla caratterizzazione dei materiali costitutivi dell’opera, è stato possibile concludere che il fenomeno di slittamento ha avuto origine a partire dal diverso comportamento di multistrato e cartapesta in risposta alle variazioni ambientali e dal contestuale cedimento dell’adesivo di tecnica utilizzato per l’incollaggio. Il ristabilimento dell’adesione tra cartapesta e pannello di sostegno ha rappresentato il principale obiettivo dell’intervento, effettuato per conferire nuova solidità al sandwich polimaterico mediante la applicazione di miscele adesive selezionate. La scelta di mantenere il bassorilievo su multistrato è stata dettata, oltre che da esigenze conservative, dal fatto che l’artista avesse originariamente concepito il pannello, la cartapesta e la cornice come un insieme di volumi inscindibili, in cui tutti gli elementi partecipano alla resa finale dell’opera. Nell’ottica di rispettare la concezione dell’artista, si è proceduto con operazioni mirate alla riadesione e al consolidamento degli strati costitutivi. Ulteriore, fondamentale argomento di riflessione ha interessato la reintegrazione delle aree di multistrato lasciate a vista tra formella e cornice in seguito allo slittamento della cartapesta verso il basso. Pertanto, l’urgenza conservativa e l’esigenza estetica hanno dettato le linee guida per un intervento altamente sperimentale, volto a ristabilire l’adesione tra cartapesta e multistrato e a risarcire le aree scoperte.

La casa rossa di José Ortega. Riflessioni conservative e spunti metodologici per il restauro di opere polimateriche contemporanee con supporto in multistrato / Marinelli, Livia; Tornaquindici, Isabel. - (2022). (Intervento presentato al convegno Il Legno come materiale primario e secondario. Restauro e conservazione di opere contemporanee realizzate in legno e suoi derivati. VII giornata di Studio sul Contemporaneo tenutosi a Accademia di Belle Arti di Bologna).

La casa rossa di José Ortega. Riflessioni conservative e spunti metodologici per il restauro di opere polimateriche contemporanee con supporto in multistrato.

Livia Marinelli
Primo
;
2022

Abstract

La casa rossa è un’opera polimaterica realizzata dall’artista José Ortega nella seconda metà degli anni Settanta del Novecento. Conservata presso il MUSMA 1 di Matera, l’opera appartiene alla serie dei Multipli e rappresenta uno dei tre esemplari simili attualmente noti 2 . Nel caso proposto, oggetto di tesi presso l’Istituto Centrale per il Restauro, la raffigurazione è affidata ai volumi di un bassorilievo in cartapesta incollato su pannello in multistrato. La forma in cartapesta è stata ottenuta secondo la tecnica per stratificazione di materiale cartaceo, composto da fibre di legno e stracci. Il bassorilievo così ricavato è stato incollato su multistrato, inquadrato sul fronte entro una cornice in legno e poi preparato e dipinto. Contestualmente a queste due ultime fasi, anche la cornice è stata ricoperta con policromia, poiché concepita dall’artista non come cesura ma come finestra di narrazione. La cifra artistica di Ortega risiede nel suo approccio fortemente sperimentale, che lo ha spinto a cimentarsi in tecniche e materiali sempre nuovi. Nel ciclo di opere che comprende il bassorilievo dipinto La casa rossa, Ortega ha interpretato la tecnica tradizionale della cartapesta, proponendone una rilettura in chiave contemporanea attraverso l’apporto di materiali moderni, come si evince per la scelta del supporto in multistrato di pioppo. Il grave stato di conservazione in cui versava l’opera prima dell’intervento di restauro ha imposto una attenta riflessione, finalizzata alla definizione di una metodologia operativa specifica. L’analisi del manufatto e delle sue criticità ha consentito di correlare i fenomeni di degrado alla tecnica esecutiva, alle caratteristiche dei materiali costitutivi e all’interazione di questi ultimi con l’ambiente di conservazione. Principale causa di degrado è stata il distacco disomogeneo avvenuto tra multistrato e cartapesta, che ha provocato movimenti, deformazioni e fratture a carico dei vari strati costitutivi dell’opera. La scarsa adesione ha inoltre favorito un generale scivolamento del rilievo verso il basso, causando la formazione di distacchi tra cartapesta e cornice. In seguito allo studio e alla caratterizzazione dei materiali costitutivi dell’opera, è stato possibile concludere che il fenomeno di slittamento ha avuto origine a partire dal diverso comportamento di multistrato e cartapesta in risposta alle variazioni ambientali e dal contestuale cedimento dell’adesivo di tecnica utilizzato per l’incollaggio. Il ristabilimento dell’adesione tra cartapesta e pannello di sostegno ha rappresentato il principale obiettivo dell’intervento, effettuato per conferire nuova solidità al sandwich polimaterico mediante la applicazione di miscele adesive selezionate. La scelta di mantenere il bassorilievo su multistrato è stata dettata, oltre che da esigenze conservative, dal fatto che l’artista avesse originariamente concepito il pannello, la cartapesta e la cornice come un insieme di volumi inscindibili, in cui tutti gli elementi partecipano alla resa finale dell’opera. Nell’ottica di rispettare la concezione dell’artista, si è proceduto con operazioni mirate alla riadesione e al consolidamento degli strati costitutivi. Ulteriore, fondamentale argomento di riflessione ha interessato la reintegrazione delle aree di multistrato lasciate a vista tra formella e cornice in seguito allo slittamento della cartapesta verso il basso. Pertanto, l’urgenza conservativa e l’esigenza estetica hanno dettato le linee guida per un intervento altamente sperimentale, volto a ristabilire l’adesione tra cartapesta e multistrato e a risarcire le aree scoperte.
2022
Il Legno come materiale primario e secondario. Restauro e conservazione di opere contemporanee realizzate in legno e suoi derivati. VII giornata di Studio sul Contemporaneo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
La casa rossa di José Ortega. Riflessioni conservative e spunti metodologici per il restauro di opere polimateriche contemporanee con supporto in multistrato / Marinelli, Livia; Tornaquindici, Isabel. - (2022). (Intervento presentato al convegno Il Legno come materiale primario e secondario. Restauro e conservazione di opere contemporanee realizzate in legno e suoi derivati. VII giornata di Studio sul Contemporaneo tenutosi a Accademia di Belle Arti di Bologna).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1677524
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