Partendo dal significato più profondo di Documentazione con il presente lavoro di dottorato è stata analizzata l’evoluzione delle fonti per la salute e sicurezza dei lavoratori prodotte nel corso del Novecento da diversi attori della prevenzione. Allo stato attuale, la principale criticità di questa documentazione è la difficile reperibilità dei documenti in quanto il panorama delle fonti in tema di salute e sicurezza dei lavoratori risulta essere molto vasto e frammentario. Oltre alle monografie e ai contributi scientifici, gran parte del patrimonio documentale rientra nella categoria della letteratura grigia: atti congressuali (nazionali e internazionali), inchieste, corsi delle 150 ore, relazioni dei primi servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro degli enti locali, bollettini, documenti del movimento degli studenti e del movimento operaio, locandine, immagini e fotografie, fonti orali e fonti audiovisive. Si tratta quindi di un patrimonio documentale particolare per tipologia e per le modalità di consultazione dei fondi stessi in quanto, nel corso degli anni, sono state numerose le istituzioni, pubbliche e private, che hanno contribuito all’arricchimento di tale patrimonio documentale. Alla luce di tale problematica, è stato individuato il repository come strumento in grado di agevolare il recupero e la valorizzazione delle fonti documentali. Oggi più che mai infatti risulta importante recuperare le radici storiche del concetto di salute dei lavoratori dal momento che la Pandemia ha dimostrato l’importanza di considerare la salute come un ‘bene comune’. Date queste premesse, con la presente tesi ci si è posti come obiettivo la valorizzazione e condivisione del patrimonio di conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL), partendo dalla ricostruzione complessiva (nazionale e internazionale) dei principali fondi documentari in tema di SSL, fino a giungere a fornire indicazioni di massima per la creazione di un repository finalizzato alla valorizzazione delle fonti. In merito, è stato analizzato come caso studio l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). Per raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso l’analisi della letteratura di settore e una serie di interviste rivolte a studiosi impegnati nei temi della salute dei lavoratori è stato possibile individuare le principali istituzioni che nel corso del Novecento hanno svolto un ruolo significativo nell’evoluzione dei modelli prevenzionali; sono state individuate le biblioteche, gli archivi, i centri di ricerca e gli strumenti utili per chi si avvicina agli studi di settore; infine si è entrati nel merito della Documentazione per la storia dei lavoratori. Per avere un quadro il più possibile esaustivo dello stato dell’arte circa gli studi di settore sono stati analizzati progetti di ricerca passati e in corso, con particolare attenzione al tema della digitalizzazione e quindi ai più significativi repository tematici attualmente disponibili. In considerazione di quanto emerso da questa analisi sulla Documentazione per la salute dei lavoratori è stato individuato come caso di studio l’INAIL. Si è scelto di approfondire tale caso di studio per diverse ragioni. In primo luogo, perché l’Istituto è stato coinvolto negli ultimi anni in diversi progetti di digitalizzazione di collezioni documentali considerate di interesse, con conseguente creazione di repository tematici. Inoltre, l’INAIL, nonostante abbia alle spalle una storia ultracentenaria risulta essere, tra gli enti previdenziali e assistenzialistici, il meno noto dal punto di vista di storia istituzionale. Ad ogni modo, con il presente lavoro di ricerca si è provata a delineare una, seppur sintetica, storia istituzionale dell’INAIL. La ricerca ha mosso i primi passi dall’analisi della documentazione storica messa a disposizione dall’ente, ma data la lacunosità del patrimonio, è stato necessario arricchire lo studio con ulteriori ricerche trasversali presso varie biblioteche e archivi. Per avere un quadro completo della storia dell’INAIL è stato importante approfondire il contesto storico, politico e legislativo di riferimento per ogni fase di evoluzione istituzionale dell’ente. Non si può infatti affrontare il tema della salute dei lavoratori senza prendere in considerazione le dinamiche storiche di riferimento e soprattutto l’evoluzione della normativa antinfortunistica che ha determinato significativi cambiamenti sulle condizioni di salute dei lavoratori. È stata quindi analizzata la storia dell’Istituto, dall’atto di fondazione nel 1883 come Cassa nazionale infortuni, alla trasformazione durante il fascismo in Istituto nazionale fascista per le assicurazioni sugli infortuni da lavoro (INFAIL) nel 1933, fino all’attuale configurazione repubblicana in INAIL. È stato possibile rilevare come dal momento della sua istituzione, alla fine dell’Ottocento, sino ad oggi, l’ente abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dello stato sociale italiano, basti pensare al peso avuto dall’Istituto durante la Pandemia, quando in piena emergenza sanitaria è stato scelto un rappresentante INAIL come membro del Comitato tecnico scientifico Covid-19 istituito per fronteggiare lo stato di crisi. Complessivamente è possibile affermare che l’analisi del caso di studio si è rivelata come una sorta di ‘esercizio di stile’ che ha permesso di mettere in pratica quanto appreso nella ricognizione generale della Documentazione sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Per approfondire la storia dell’INAIL e il contesto storico e legislativo di riferimento è stato necessario ricorrere a tutte le fonti disponibili, anche quelle disperse e frammentarie. Per completare quanto desunto dalle fonti ‘ufficiali’ è stato fondamentale utilizzare le cosiddette ‘fonti altre, quindi fonti secondarie come fonti orali, fonti audiovisive, atti, bollettini, verbali, quotidiani e molte altre. Per tale analisi, quindi, è stata ‘presa in prestito’ la metodologia della Documentazione, disciplina che con la sua anima di metadisciplinare è in grado di offrire gli strumenti giusti per ‘maneggiare’ le fonti altre, fonti anticonvenzionali, estranee ai tradizionali canali di distribuzione editoriali. In questo lavoro di tesi, pertanto, Documentazione e Storia delle istituzioni si sono mescolate in una prospettiva multidisciplinare che è servita per capire, attraverso i documenti, come la salute e sicurezza sia cambiata nel corso dei tempi e se può avere un senso oggi, come nel passato, parlare di salute come bene comune. Il Covid ha dimostrato che la salute non è solo un bene comune ma in un mondo liquido e globalizzato diventa circolare perché ogni organismo vivente è strettamente collegato l’uno all’altro, senza la salute dell’ecosistema non è possibile una salute dell’uomo. Se è vero che pandemia significa crisi sanitaria, economica e finanziaria, dall’altro canto, essendo un evento trasformazionale, è in grado di creare anche nuove opportunità. In primis la consapevolezza che se si vuole una società informata in cui la conoscenza non subisca restrizioni è necessario investire nella scienza ‘aperta’ e nella condivisione dei dati della ricerca. Il lavoro di tesi quindi si è chiuso con una riflessione sull’oggi, su cosa è accaduto durante i tempi pandemici. Inevitabilmente si è venuto a parlare di accesso aperto alla conoscenza e banche dati biomediche, si è chiuso quindi il cerchio con i repository per la salute dei lavoratori. Sono stati presentati alcuni esempi di repository realizzati per la condivisione di prodotti della conoscenza realizzati dall’INAIL. Si è visto come il repository essendo ‘luogo’ d’incontro per la condivisione delle esperienze passate e presenti nell’ambito della prevenzione e sicurezza sul lavoro permetta nuove modalità di diffusione del concetto della sicurezza. Poter consultare liberamente e in maniera agevole la documentazione storica non solo permette la ricerca e lo studio su epoche passate ma offre anche la possibilità di rendere accessibili studi e metodologie applicate alla salute e sicurezza sul lavoro e consente di verificare l’approccio contemporaneo al tema. La creazione di repository, organizzati in modo tale da fornire l’accesso ad archivi molto diversi fra loro per caratteristiche e indici di consultazione, permette di studiare l’evoluzione storica delle esperienze, delle culture, dei modelli organizzativi e dei risultati conseguiti, nel campo della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in età contemporanea, cioè dall’inizio del XX secolo ad oggi.

La salute come bene comune: documentazione per la storia dei lavoratori. Inail, un caso di studio / Barillari, Caterina. - (2023 Jan 27).

La salute come bene comune: documentazione per la storia dei lavoratori. Inail, un caso di studio

BARILLARI, Caterina
27/01/2023

Abstract

Partendo dal significato più profondo di Documentazione con il presente lavoro di dottorato è stata analizzata l’evoluzione delle fonti per la salute e sicurezza dei lavoratori prodotte nel corso del Novecento da diversi attori della prevenzione. Allo stato attuale, la principale criticità di questa documentazione è la difficile reperibilità dei documenti in quanto il panorama delle fonti in tema di salute e sicurezza dei lavoratori risulta essere molto vasto e frammentario. Oltre alle monografie e ai contributi scientifici, gran parte del patrimonio documentale rientra nella categoria della letteratura grigia: atti congressuali (nazionali e internazionali), inchieste, corsi delle 150 ore, relazioni dei primi servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro degli enti locali, bollettini, documenti del movimento degli studenti e del movimento operaio, locandine, immagini e fotografie, fonti orali e fonti audiovisive. Si tratta quindi di un patrimonio documentale particolare per tipologia e per le modalità di consultazione dei fondi stessi in quanto, nel corso degli anni, sono state numerose le istituzioni, pubbliche e private, che hanno contribuito all’arricchimento di tale patrimonio documentale. Alla luce di tale problematica, è stato individuato il repository come strumento in grado di agevolare il recupero e la valorizzazione delle fonti documentali. Oggi più che mai infatti risulta importante recuperare le radici storiche del concetto di salute dei lavoratori dal momento che la Pandemia ha dimostrato l’importanza di considerare la salute come un ‘bene comune’. Date queste premesse, con la presente tesi ci si è posti come obiettivo la valorizzazione e condivisione del patrimonio di conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL), partendo dalla ricostruzione complessiva (nazionale e internazionale) dei principali fondi documentari in tema di SSL, fino a giungere a fornire indicazioni di massima per la creazione di un repository finalizzato alla valorizzazione delle fonti. In merito, è stato analizzato come caso studio l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). Per raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso l’analisi della letteratura di settore e una serie di interviste rivolte a studiosi impegnati nei temi della salute dei lavoratori è stato possibile individuare le principali istituzioni che nel corso del Novecento hanno svolto un ruolo significativo nell’evoluzione dei modelli prevenzionali; sono state individuate le biblioteche, gli archivi, i centri di ricerca e gli strumenti utili per chi si avvicina agli studi di settore; infine si è entrati nel merito della Documentazione per la storia dei lavoratori. Per avere un quadro il più possibile esaustivo dello stato dell’arte circa gli studi di settore sono stati analizzati progetti di ricerca passati e in corso, con particolare attenzione al tema della digitalizzazione e quindi ai più significativi repository tematici attualmente disponibili. In considerazione di quanto emerso da questa analisi sulla Documentazione per la salute dei lavoratori è stato individuato come caso di studio l’INAIL. Si è scelto di approfondire tale caso di studio per diverse ragioni. In primo luogo, perché l’Istituto è stato coinvolto negli ultimi anni in diversi progetti di digitalizzazione di collezioni documentali considerate di interesse, con conseguente creazione di repository tematici. Inoltre, l’INAIL, nonostante abbia alle spalle una storia ultracentenaria risulta essere, tra gli enti previdenziali e assistenzialistici, il meno noto dal punto di vista di storia istituzionale. Ad ogni modo, con il presente lavoro di ricerca si è provata a delineare una, seppur sintetica, storia istituzionale dell’INAIL. La ricerca ha mosso i primi passi dall’analisi della documentazione storica messa a disposizione dall’ente, ma data la lacunosità del patrimonio, è stato necessario arricchire lo studio con ulteriori ricerche trasversali presso varie biblioteche e archivi. Per avere un quadro completo della storia dell’INAIL è stato importante approfondire il contesto storico, politico e legislativo di riferimento per ogni fase di evoluzione istituzionale dell’ente. Non si può infatti affrontare il tema della salute dei lavoratori senza prendere in considerazione le dinamiche storiche di riferimento e soprattutto l’evoluzione della normativa antinfortunistica che ha determinato significativi cambiamenti sulle condizioni di salute dei lavoratori. È stata quindi analizzata la storia dell’Istituto, dall’atto di fondazione nel 1883 come Cassa nazionale infortuni, alla trasformazione durante il fascismo in Istituto nazionale fascista per le assicurazioni sugli infortuni da lavoro (INFAIL) nel 1933, fino all’attuale configurazione repubblicana in INAIL. È stato possibile rilevare come dal momento della sua istituzione, alla fine dell’Ottocento, sino ad oggi, l’ente abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dello stato sociale italiano, basti pensare al peso avuto dall’Istituto durante la Pandemia, quando in piena emergenza sanitaria è stato scelto un rappresentante INAIL come membro del Comitato tecnico scientifico Covid-19 istituito per fronteggiare lo stato di crisi. Complessivamente è possibile affermare che l’analisi del caso di studio si è rivelata come una sorta di ‘esercizio di stile’ che ha permesso di mettere in pratica quanto appreso nella ricognizione generale della Documentazione sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Per approfondire la storia dell’INAIL e il contesto storico e legislativo di riferimento è stato necessario ricorrere a tutte le fonti disponibili, anche quelle disperse e frammentarie. Per completare quanto desunto dalle fonti ‘ufficiali’ è stato fondamentale utilizzare le cosiddette ‘fonti altre, quindi fonti secondarie come fonti orali, fonti audiovisive, atti, bollettini, verbali, quotidiani e molte altre. Per tale analisi, quindi, è stata ‘presa in prestito’ la metodologia della Documentazione, disciplina che con la sua anima di metadisciplinare è in grado di offrire gli strumenti giusti per ‘maneggiare’ le fonti altre, fonti anticonvenzionali, estranee ai tradizionali canali di distribuzione editoriali. In questo lavoro di tesi, pertanto, Documentazione e Storia delle istituzioni si sono mescolate in una prospettiva multidisciplinare che è servita per capire, attraverso i documenti, come la salute e sicurezza sia cambiata nel corso dei tempi e se può avere un senso oggi, come nel passato, parlare di salute come bene comune. Il Covid ha dimostrato che la salute non è solo un bene comune ma in un mondo liquido e globalizzato diventa circolare perché ogni organismo vivente è strettamente collegato l’uno all’altro, senza la salute dell’ecosistema non è possibile una salute dell’uomo. Se è vero che pandemia significa crisi sanitaria, economica e finanziaria, dall’altro canto, essendo un evento trasformazionale, è in grado di creare anche nuove opportunità. In primis la consapevolezza che se si vuole una società informata in cui la conoscenza non subisca restrizioni è necessario investire nella scienza ‘aperta’ e nella condivisione dei dati della ricerca. Il lavoro di tesi quindi si è chiuso con una riflessione sull’oggi, su cosa è accaduto durante i tempi pandemici. Inevitabilmente si è venuto a parlare di accesso aperto alla conoscenza e banche dati biomediche, si è chiuso quindi il cerchio con i repository per la salute dei lavoratori. Sono stati presentati alcuni esempi di repository realizzati per la condivisione di prodotti della conoscenza realizzati dall’INAIL. Si è visto come il repository essendo ‘luogo’ d’incontro per la condivisione delle esperienze passate e presenti nell’ambito della prevenzione e sicurezza sul lavoro permetta nuove modalità di diffusione del concetto della sicurezza. Poter consultare liberamente e in maniera agevole la documentazione storica non solo permette la ricerca e lo studio su epoche passate ma offre anche la possibilità di rendere accessibili studi e metodologie applicate alla salute e sicurezza sul lavoro e consente di verificare l’approccio contemporaneo al tema. La creazione di repository, organizzati in modo tale da fornire l’accesso ad archivi molto diversi fra loro per caratteristiche e indici di consultazione, permette di studiare l’evoluzione storica delle esperienze, delle culture, dei modelli organizzativi e dei risultati conseguiti, nel campo della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in età contemporanea, cioè dall’inizio del XX secolo ad oggi.
27-gen-2023
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