Divisa dal mare da una lunga striscia di arenile che va dalla bocca di Porto di San Felice alla Foce del Brenta, la città di Chioggia, nelle propaggini meridionali della laguna veneta, ha da sempre legato le proprie vicende all’acqua che la bagna e ne definisce l’impianto urbano. La presenza delle infrastrutture del porto peschereccio di Isola Saloni, in diretta aderenza al tessuto di antico impianto, e del porto commerciale in Val da Rio, sorto lungo le direttrici della mobilità che la legano alla terraferma, sono testimonianze di una struttura urbana incapace di instaurare dialoghi virtuosi con la delicatissima e fragile condizione fisico-geografica del suo territorio. Per questo oggi la città ha bisogno di allestire una nuova cultura del progetto incentrata sul riequilibrio dei rapporti tra strutture produttive e paesaggio urbano. Con questo studio preliminare per il nuovo Piano Regolatore Portuale di Chioggia, condotto da un gruppo interdisciplinare del Dipartimento di Architettura e Progetto coordinato da Orazio Carpenzano e incentrato sull’individuazione di nuovi paradigmi nel rapporto tra la risorsa acqua e la città, si è voluto indicare nel sistema portuale una nuova matrice infrastrutturale e architettonica per Chioggia ed il suo territorio. La transizione graduale verso una città ripensata anche in funzione del water sensitive urban design (WSUD) diviene matrice di trasformazione delle criticità attuali in opportunità di maggiore qualità urbana e ambientale.
Chioggia ed i suoi porti, patrimonio e futuro della città / Balducci, Fabio. - (2022). (Intervento presentato al convegno 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale tenutosi a Rome-Tivoli; Italy).
Chioggia ed i suoi porti, patrimonio e futuro della città
Fabio BalducciPrimo
2022
Abstract
Divisa dal mare da una lunga striscia di arenile che va dalla bocca di Porto di San Felice alla Foce del Brenta, la città di Chioggia, nelle propaggini meridionali della laguna veneta, ha da sempre legato le proprie vicende all’acqua che la bagna e ne definisce l’impianto urbano. La presenza delle infrastrutture del porto peschereccio di Isola Saloni, in diretta aderenza al tessuto di antico impianto, e del porto commerciale in Val da Rio, sorto lungo le direttrici della mobilità che la legano alla terraferma, sono testimonianze di una struttura urbana incapace di instaurare dialoghi virtuosi con la delicatissima e fragile condizione fisico-geografica del suo territorio. Per questo oggi la città ha bisogno di allestire una nuova cultura del progetto incentrata sul riequilibrio dei rapporti tra strutture produttive e paesaggio urbano. Con questo studio preliminare per il nuovo Piano Regolatore Portuale di Chioggia, condotto da un gruppo interdisciplinare del Dipartimento di Architettura e Progetto coordinato da Orazio Carpenzano e incentrato sull’individuazione di nuovi paradigmi nel rapporto tra la risorsa acqua e la città, si è voluto indicare nel sistema portuale una nuova matrice infrastrutturale e architettonica per Chioggia ed il suo territorio. La transizione graduale verso una città ripensata anche in funzione del water sensitive urban design (WSUD) diviene matrice di trasformazione delle criticità attuali in opportunità di maggiore qualità urbana e ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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