Il contributo si incentra su 14 iscrizioni di XII secolo rivenute in altari di alcune chiese romane (ben 6 da S. Lorenzo in Lucina): questi testi epigrafici, 8 incisi su laminette plumbee e 6 su lastrine marmoree, sono pervenuti da tradizione indiretta (vuoi manoscritta vuoi resoconti di ritrovamenti di fine XIX-metà XX secolo vuoi da altre iscrizioni) ad eccezione di un manufatto iscritto all’interno di un coperchio plumbeo che copriva una coppa vitrea rinvenuti da G. Marchetti Longhi nel 1928 nel sigillum dell’altare a blocco di XII secolo che ancora oggi si staglia nel presbiterio di S. Nicola de’ Calcarario, sorto sul tempio A di Largo Argentina. L’analisi dei caratteri intrinseci di questo piccolo corpus epigrafico ha aperto ulteriori fronti d’indagine che vertono in particolare sulla funzione di queste ‘autentiche’ nascoste agli occhi come le reliquie che accompagnano, e i cui testi in 9 casi sono stati copiati anche su marmo e accolti in più ampie iscrizioni di dedicatio ecclesiae o altaris, vere e proprie “scritture esposte” nelle chiese di pertinenza.
In hoc altare recondite sunt reliquie: alcune iscrizioni su lamine plumbee nella Roma di XII secolo / Annoscia, GIORGIA MARIA. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - 28:3(2022), pp. 357-368.
In hoc altare recondite sunt reliquie: alcune iscrizioni su lamine plumbee nella Roma di XII secolo
Giorgia Maria Annoscia
2022
Abstract
Il contributo si incentra su 14 iscrizioni di XII secolo rivenute in altari di alcune chiese romane (ben 6 da S. Lorenzo in Lucina): questi testi epigrafici, 8 incisi su laminette plumbee e 6 su lastrine marmoree, sono pervenuti da tradizione indiretta (vuoi manoscritta vuoi resoconti di ritrovamenti di fine XIX-metà XX secolo vuoi da altre iscrizioni) ad eccezione di un manufatto iscritto all’interno di un coperchio plumbeo che copriva una coppa vitrea rinvenuti da G. Marchetti Longhi nel 1928 nel sigillum dell’altare a blocco di XII secolo che ancora oggi si staglia nel presbiterio di S. Nicola de’ Calcarario, sorto sul tempio A di Largo Argentina. L’analisi dei caratteri intrinseci di questo piccolo corpus epigrafico ha aperto ulteriori fronti d’indagine che vertono in particolare sulla funzione di queste ‘autentiche’ nascoste agli occhi come le reliquie che accompagnano, e i cui testi in 9 casi sono stati copiati anche su marmo e accolti in più ampie iscrizioni di dedicatio ecclesiae o altaris, vere e proprie “scritture esposte” nelle chiese di pertinenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.