Nell’equilibrio in curva di un veicolo stradale, all’azione centrifuga si oppongono due azioni stabilizzanti: l’aderenza tra ruote pneumatiche e pavimentazione, che è un’azione di contatto, e la componente del peso del veicolo, che invece è un’azione di massa. Le forze sono qualitativamente diverse, perché mentre il peso dipende da una proprietà intrinseca ed invariante del corpo in movimento, l’aderenza è soggetta a possibili improvvisi decadimenti, per effetto di vari fattori esogeni. Tale circostanza ha suggerito sempre di compiere, nei modelli teorici e nelle Norme stradali, valutazioni molto prudenziali circa l’effettiva disponibilità di aderenza al contatto. Peraltro, il fatto che normalmente si riscontrino valori sperimentali maggiori di quelli “teorici”, non deve favorire alcuna trascuratezza riguardo all’altro contributo stabilizzante: la corretta inclinazione trasversale della piattaforma stradale. Avviene invece frequentemente che la pendenza delle sezioni in curva sia inferiore a quella prevista in progetto, e ciò comporta l’insorgenza di un rischio latente. Nel presente articolo, a partire dall’usuale formalizzazione del problema, si richiama una possibile definizione del coefficiente di sicurezza per l’equilibrio ϕ. Successivamente, si effettua un’analisi di sensibilità rispetto alla carenza di sopraelevazione, giungendo ad una valutazione quantitativa dell’incremento di vulnerabilità; l’analisi di sensibilità è applicata anche ad alcune curve autostradali, delle quali sono note le caratteristiche geometriche reali.
Analisi della vulnerabilità indotta dai difetti geometrici delle sezioni stradali in curva / Cantisani, Giuseppe; Loprencipe, Giuseppe. - 1:(2002), pp. 169-184. (Intervento presentato al convegno Riqualifica funzionale e sicurezza del sistema viario : 12. Convegno internazionale S.I.I.V. Università degli Studi di Parma Facoltà di Ingegneria tenutosi a Parma).
Analisi della vulnerabilità indotta dai difetti geometrici delle sezioni stradali in curva
Giuseppe Cantisani;Giuseppe Loprencipe
2002
Abstract
Nell’equilibrio in curva di un veicolo stradale, all’azione centrifuga si oppongono due azioni stabilizzanti: l’aderenza tra ruote pneumatiche e pavimentazione, che è un’azione di contatto, e la componente del peso del veicolo, che invece è un’azione di massa. Le forze sono qualitativamente diverse, perché mentre il peso dipende da una proprietà intrinseca ed invariante del corpo in movimento, l’aderenza è soggetta a possibili improvvisi decadimenti, per effetto di vari fattori esogeni. Tale circostanza ha suggerito sempre di compiere, nei modelli teorici e nelle Norme stradali, valutazioni molto prudenziali circa l’effettiva disponibilità di aderenza al contatto. Peraltro, il fatto che normalmente si riscontrino valori sperimentali maggiori di quelli “teorici”, non deve favorire alcuna trascuratezza riguardo all’altro contributo stabilizzante: la corretta inclinazione trasversale della piattaforma stradale. Avviene invece frequentemente che la pendenza delle sezioni in curva sia inferiore a quella prevista in progetto, e ciò comporta l’insorgenza di un rischio latente. Nel presente articolo, a partire dall’usuale formalizzazione del problema, si richiama una possibile definizione del coefficiente di sicurezza per l’equilibrio ϕ. Successivamente, si effettua un’analisi di sensibilità rispetto alla carenza di sopraelevazione, giungendo ad una valutazione quantitativa dell’incremento di vulnerabilità; l’analisi di sensibilità è applicata anche ad alcune curve autostradali, delle quali sono note le caratteristiche geometriche reali.File | Dimensione | Formato | |
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