La ricerca analizza, ricostruisce e compara l’evoluzione delle politiche pubbliche riguardanti il mercato del lavoro avvenute in Italia, Francia e Germania nel quadro del processo di integrazione europea. A partire dalla costituzione del mercato unico, nei tre ordinamenti l’introduzione di elementi riconducibili all’istituto della “flessibilità” si dimostra concorde, al netto di aspetti riformativi specifici, con l’indirizzo politico, legislativo e giudiziario prodotto in ambito Ue. I processi di deregolamentazione e flessibilizzazione che ne derivano si innestano così nella cultura neo-ordo-liberale prevalente nel continente. Nel contesto della più che decennale crisi di accumulazione, la mancata sintesi tra la costruzione di una “economia sociale di mercato fortemente competitiva” e l’obiettivo del “lavoro come fattore d’integrazione sociale” ha causato l’incremento delle disuguaglianze nella distribuzione del reddito e della ricchezza tra capitale e lavoro e tra paesi. Tale incremento è maggiore rispetto a quello registrato tra le varie figure del lavoro o tra le regioni di uno stesso paese. I risultati inseriscono la ricerca nella più recente letteratura che confuta la correlazione positiva tra la flessibilizzazione del mercato del lavoro e l’aumento dell’occupazione e del prodotto. In questo quadro, il caso studio dell’analisi nei maggiori quotidiani italiani della rappresentazione dell’iter legislativo e del dibattito politico che hanno portato all’emanazione delle prime due leggi del Jobs Act rileva l’incapacità da parte degli organi di stampa di fornire, rispetto a quanto analizzato nella prima parte, un’informazione adeguata sull’impianto normativo. La formazione del discorso sulla riforma si appiattisce sulla lettura fornita dalla parte datoriale, costruita sulle categorie del pensiero neoliberale e fatta propria anche dal governo in carica, mancando così di dare una proporzionale pubblicità alla natura e agli effetti del dispositivo per la controparte dei lavoratori.
Ragione e rappresentazione della flessibilità nel Lavoro in una prospettiva storico-comparativa tra Italia, Francia e Germania nel quadro del processo di integrazione europea / Perri, Alessandro. - (2023 Apr 05).
Ragione e rappresentazione della flessibilità nel Lavoro in una prospettiva storico-comparativa tra Italia, Francia e Germania nel quadro del processo di integrazione europea
PERRI, ALESSANDRO
05/04/2023
Abstract
La ricerca analizza, ricostruisce e compara l’evoluzione delle politiche pubbliche riguardanti il mercato del lavoro avvenute in Italia, Francia e Germania nel quadro del processo di integrazione europea. A partire dalla costituzione del mercato unico, nei tre ordinamenti l’introduzione di elementi riconducibili all’istituto della “flessibilità” si dimostra concorde, al netto di aspetti riformativi specifici, con l’indirizzo politico, legislativo e giudiziario prodotto in ambito Ue. I processi di deregolamentazione e flessibilizzazione che ne derivano si innestano così nella cultura neo-ordo-liberale prevalente nel continente. Nel contesto della più che decennale crisi di accumulazione, la mancata sintesi tra la costruzione di una “economia sociale di mercato fortemente competitiva” e l’obiettivo del “lavoro come fattore d’integrazione sociale” ha causato l’incremento delle disuguaglianze nella distribuzione del reddito e della ricchezza tra capitale e lavoro e tra paesi. Tale incremento è maggiore rispetto a quello registrato tra le varie figure del lavoro o tra le regioni di uno stesso paese. I risultati inseriscono la ricerca nella più recente letteratura che confuta la correlazione positiva tra la flessibilizzazione del mercato del lavoro e l’aumento dell’occupazione e del prodotto. In questo quadro, il caso studio dell’analisi nei maggiori quotidiani italiani della rappresentazione dell’iter legislativo e del dibattito politico che hanno portato all’emanazione delle prime due leggi del Jobs Act rileva l’incapacità da parte degli organi di stampa di fornire, rispetto a quanto analizzato nella prima parte, un’informazione adeguata sull’impianto normativo. La formazione del discorso sulla riforma si appiattisce sulla lettura fornita dalla parte datoriale, costruita sulle categorie del pensiero neoliberale e fatta propria anche dal governo in carica, mancando così di dare una proporzionale pubblicità alla natura e agli effetti del dispositivo per la controparte dei lavoratori.File | Dimensione | Formato | |
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Note: Ragione e rappresentazione della flessibilità nel Lavoro in una prospettiva storico-comparativa tra Italia, Francia e Germania nel quadro del processo di integrazione europea
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