Il contributo è incentrato sugli interventi che ebbero luogo nel corso del Trecento nel Sacro Speco di Subiaco, monastero benedettino posto nel cuore della valle dell’Aniene, celebre per esser stata teatro del romitaggio e delle prime esperienze cenobitiche di Benedetto da Norcia. Proprio le grotte abitate dal santo, fin dall’Alto Medioevo meta di pellegrinaggi, furono progressivamente inglobate in un santuario al cui fianco, su iniziativa di papa Innocenzo III (1198-1216), fu fondato un monastero alle dipendenze del vicino cenobio di Santa Scolastica. Alla fine del XIII secolo, monastero e santuario avevano assunto la loro conformazione definitiva, ciò nonostante nel secolo successivo la volontà di ampliare la clausura determinò la necessità di intervenire anche negli adiacenti spazi destinati ai fedeli. Si trattò di un progetto ambizioso, nato nel contesto dell’azione di riforma dell’intera comunità monastica sublacense che nello Speco vedeva il luogo ispiratore della ritrovata disciplina regolare. Non a caso, è proprio a una delle maggiori figure di abati riformatori, Bartolomeo II (1318-1343), che si deve l’iniziativa di realizzare un nuovo dormitorio e un nuovo refettorio, modificando profondamente l’organizzazione degli spazi monastici. Contestualmente si avviò anche l’ampliamento della cd. chiesa superiore, con lo spostamento del coro monastico in relazione al rinnovato dormitorio e una nuova, monumentale, articolazione degli spazi per i fedeli. Il progetto contemplò anche la realizzazione di cicli ad affresco, utili a mascherare le modifiche costruttive, talvolta non perfettamente riuscite o interrotte, ma soprattutto, come è evidente nelle decorazioni del refettorio, ad aggiornare i nuovi spazi in dialogo con le più moderne tendenze decorative, già espresse dal “rivale” contesto mendicante.
Trasformazione e decorazione dello spazio monastico: il Sacro Speco di Subiaco nel contesto della riforma benedettina del Trecento / Cerone, Roberta. - (2022), pp. 201-209. (Intervento presentato al convegno Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali tenutosi a Torino, Politecnico di Torino).
Trasformazione e decorazione dello spazio monastico: il Sacro Speco di Subiaco nel contesto della riforma benedettina del Trecento
Cerone
2022
Abstract
Il contributo è incentrato sugli interventi che ebbero luogo nel corso del Trecento nel Sacro Speco di Subiaco, monastero benedettino posto nel cuore della valle dell’Aniene, celebre per esser stata teatro del romitaggio e delle prime esperienze cenobitiche di Benedetto da Norcia. Proprio le grotte abitate dal santo, fin dall’Alto Medioevo meta di pellegrinaggi, furono progressivamente inglobate in un santuario al cui fianco, su iniziativa di papa Innocenzo III (1198-1216), fu fondato un monastero alle dipendenze del vicino cenobio di Santa Scolastica. Alla fine del XIII secolo, monastero e santuario avevano assunto la loro conformazione definitiva, ciò nonostante nel secolo successivo la volontà di ampliare la clausura determinò la necessità di intervenire anche negli adiacenti spazi destinati ai fedeli. Si trattò di un progetto ambizioso, nato nel contesto dell’azione di riforma dell’intera comunità monastica sublacense che nello Speco vedeva il luogo ispiratore della ritrovata disciplina regolare. Non a caso, è proprio a una delle maggiori figure di abati riformatori, Bartolomeo II (1318-1343), che si deve l’iniziativa di realizzare un nuovo dormitorio e un nuovo refettorio, modificando profondamente l’organizzazione degli spazi monastici. Contestualmente si avviò anche l’ampliamento della cd. chiesa superiore, con lo spostamento del coro monastico in relazione al rinnovato dormitorio e una nuova, monumentale, articolazione degli spazi per i fedeli. Il progetto contemplò anche la realizzazione di cicli ad affresco, utili a mascherare le modifiche costruttive, talvolta non perfettamente riuscite o interrotte, ma soprattutto, come è evidente nelle decorazioni del refettorio, ad aggiornare i nuovi spazi in dialogo con le più moderne tendenze decorative, già espresse dal “rivale” contesto mendicante.File | Dimensione | Formato | |
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