L’antica città di Ostia risulta quella dotata del maggior numero di mitrei nel mondo romano. Ogni quartiere noto conserva luoghi riservati ai cultori di Mitra. A seguito della pubblicazione da parte di Giovanni Becatti, ormai più di sessant’anni fa, la ricerca sul mitraismo ostiense ha oggi trovato nuova linfa grazie alle ricerche del Progetto Ostia Marina dell’Università di Bologna e alla scoperta del cosiddetto Mitreo dei Marmi Colorati, realizzato in base ai dati finora disponibili durante la seconda metà del IV secolo d.C. nell’ambito del quartiere fuori Porta Marina. Alla luce di tale rinvenimento, si intende in questa sede presentare in forma sintetica la tematica relativa alle modalità di occupazione e sfruttamento degli ambienti da parte delle diverse comunità mitraiche. Si tratta normalmente del riadattamento di complessi edilizi preesistenti. Viene presentata in questa sede la nuova documentazione grafica ottenuta grazie all’apporto delle moderne tecniche di documentazione bi- e tridimensionale. Ovviamente nell’approccio agli spazi mitraici va superata la vecchia idea che vedeva nello spelaeum l’unico ambiente realmente significativo nell’ambito delle pratiche rituali. Verrà proposto quindi un nuovo schema di identificazione funzionale dei singoli ambienti (apparatoria, pronaoi, ecc.). Si delineeranno infine le principali meccaniche di sviluppo del fenomeno tra il II e il V secolo d.C. individuando anche, per quanto possibile, le principali cause del suo esaurimento.
Gli spazi del mitraismo a Ostia tra II e V secolo d.C / Melega, Alessandro. - (2022), pp. 257-273. (Intervento presentato al convegno Ricerche Archeologiche alla Foce del Tevere tenutosi a Roma, Ostia antica).
Gli spazi del mitraismo a Ostia tra II e V secolo d.C.
Alessandro Melega
2022
Abstract
L’antica città di Ostia risulta quella dotata del maggior numero di mitrei nel mondo romano. Ogni quartiere noto conserva luoghi riservati ai cultori di Mitra. A seguito della pubblicazione da parte di Giovanni Becatti, ormai più di sessant’anni fa, la ricerca sul mitraismo ostiense ha oggi trovato nuova linfa grazie alle ricerche del Progetto Ostia Marina dell’Università di Bologna e alla scoperta del cosiddetto Mitreo dei Marmi Colorati, realizzato in base ai dati finora disponibili durante la seconda metà del IV secolo d.C. nell’ambito del quartiere fuori Porta Marina. Alla luce di tale rinvenimento, si intende in questa sede presentare in forma sintetica la tematica relativa alle modalità di occupazione e sfruttamento degli ambienti da parte delle diverse comunità mitraiche. Si tratta normalmente del riadattamento di complessi edilizi preesistenti. Viene presentata in questa sede la nuova documentazione grafica ottenuta grazie all’apporto delle moderne tecniche di documentazione bi- e tridimensionale. Ovviamente nell’approccio agli spazi mitraici va superata la vecchia idea che vedeva nello spelaeum l’unico ambiente realmente significativo nell’ambito delle pratiche rituali. Verrà proposto quindi un nuovo schema di identificazione funzionale dei singoli ambienti (apparatoria, pronaoi, ecc.). Si delineeranno infine le principali meccaniche di sviluppo del fenomeno tra il II e il V secolo d.C. individuando anche, per quanto possibile, le principali cause del suo esaurimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.