Il trattamento della fistola entero-cutanea (FEC) richiede un approccio multidisciplinare, genera costi elevati e mostra tassi critici di morbilità e mortalità. E’ una complicanza tra le più impegnative nella Chirurgia dell'Ernia post-incisionale (laparocele addominale) e nella Chirurgia colorettale. L’età dei pazienti, in media avanzata, e la coesistenza di una o più patologie croniche, determinano un esito infausto, nonostante i trattamenti applicati. Materiali e metodi: Si illustrano gli attuali sistemi di classificazione della FEC, le metodiche attualmente utilizzate nella gestione della complicanza, una revisione bibliografica approfondita sul controllo della fonte settica, sul metodo da seguire nell’applicazione della nutrizione clinica, ossigenoterapia iperbarica e drenaggio a pressione negativa. Abbiamo valutato l’impiego della pancera che, seppure la bibliografia scientifica non ne evidenzi l’utilità, in questo tipo di pazienti è consigliabile. Risultati: Maschio 71 anni, settico, displasia midollare, fistolizzato a 100 cm dal Treitz dopo rimozione di protesi infetta impiantata per laparocele. Scenario complesso per malattia del sistema eritropoietico. Confrontiamo i nostri risultati con la letteratura scientifica internazionale. I pazienti con FEC necessitano il supporto nutrizionale per contrastare ipercatabolismo, flogosi e sepsi, perdita di liquidi, proteine e sali minerali. BMI medio / velocità infusionale media / output medio alla domiciliarizzazione / in domiciliare, e in fase terminale sono stati 21.8/82.8 (ml/h)/83,2 (ml/24 ore); 23.3/59.2/70.1; 22.9/70/100.3 rispettivamente. L’Hb media/Hct medio/PLT medie nelle tre fasi 8.8(g/dL) / 27(%) / 98.5(x10^9/L) (nessuna trasfusione), 7/20.9/84 (2 trasfusioni), 7.3/21.1/46 (10 trasfusioni). Conclusione: Nel trattamento della FEC è indispensabile l’approccio multidisciplinare aggressivo, espianto della fonte settica, ipernutrizione (iniziando con Nutrizione Parenterale Totale-NPT, seguita da Nutrizione Enterale-NE) prima possibile. Nella fase intermedia l’output lasciava ben sperare nella chiusura spontanea. La/le patologie associate hanno un peso determinante nella riuscita. Teduglutide potrebbe essere utile out label. Necessaria la stesura di linee guide condivise ottenendo dati omogenei, schematizzare la metodologia per disegnare studi randomizzati dai risultati accettabili alla comunità scientifica.
GESTIONE DELLA FISTOLA ENTEROCUTANEA E DELLA NUTRIZIONE CLINICA IN PAZIENTE CON PROTESI INFETTA DOPO TRATTAMENTO DI LAPAROCELE ADDOMINALE. SUGGERIMENTI, TRUCCHI E REVISIONE DELLA LETTERATURA / Mascolo, Paolo; Chiaretti, Massimo; Oricchio, Dario; Frattaroli, Fabrizio Maria; ALUNNI FEGATELLI, Danilo; Carmosino, Ida; Chiaretti, Marcella; Paganini, ALESSANDRO MARIA. - (2022). (Intervento presentato al convegno Congresso delle Società Scientifiche Chirurgiche Italiane La chirurgia Italiana tra resilienza, ripartenza e rinnovamento - Chirurgia Unita 2022 tenutosi a Roma).
GESTIONE DELLA FISTOLA ENTEROCUTANEA E DELLA NUTRIZIONE CLINICA IN PAZIENTE CON PROTESI INFETTA DOPO TRATTAMENTO DI LAPAROCELE ADDOMINALE. SUGGERIMENTI, TRUCCHI E REVISIONE DELLA LETTERATURA
Mascolo PaoloPrimo
Investigation
;Chiaretti Massimo
Secondo
Conceptualization
;Oricchio Dario;Frattaroli Fabrizio Maria;Alunni Fegatelli DaniloData Curation
;Carmosino IdaMembro del Collaboration Group
;Paganini Alessandro MariaUltimo
Supervision
2022
Abstract
Il trattamento della fistola entero-cutanea (FEC) richiede un approccio multidisciplinare, genera costi elevati e mostra tassi critici di morbilità e mortalità. E’ una complicanza tra le più impegnative nella Chirurgia dell'Ernia post-incisionale (laparocele addominale) e nella Chirurgia colorettale. L’età dei pazienti, in media avanzata, e la coesistenza di una o più patologie croniche, determinano un esito infausto, nonostante i trattamenti applicati. Materiali e metodi: Si illustrano gli attuali sistemi di classificazione della FEC, le metodiche attualmente utilizzate nella gestione della complicanza, una revisione bibliografica approfondita sul controllo della fonte settica, sul metodo da seguire nell’applicazione della nutrizione clinica, ossigenoterapia iperbarica e drenaggio a pressione negativa. Abbiamo valutato l’impiego della pancera che, seppure la bibliografia scientifica non ne evidenzi l’utilità, in questo tipo di pazienti è consigliabile. Risultati: Maschio 71 anni, settico, displasia midollare, fistolizzato a 100 cm dal Treitz dopo rimozione di protesi infetta impiantata per laparocele. Scenario complesso per malattia del sistema eritropoietico. Confrontiamo i nostri risultati con la letteratura scientifica internazionale. I pazienti con FEC necessitano il supporto nutrizionale per contrastare ipercatabolismo, flogosi e sepsi, perdita di liquidi, proteine e sali minerali. BMI medio / velocità infusionale media / output medio alla domiciliarizzazione / in domiciliare, e in fase terminale sono stati 21.8/82.8 (ml/h)/83,2 (ml/24 ore); 23.3/59.2/70.1; 22.9/70/100.3 rispettivamente. L’Hb media/Hct medio/PLT medie nelle tre fasi 8.8(g/dL) / 27(%) / 98.5(x10^9/L) (nessuna trasfusione), 7/20.9/84 (2 trasfusioni), 7.3/21.1/46 (10 trasfusioni). Conclusione: Nel trattamento della FEC è indispensabile l’approccio multidisciplinare aggressivo, espianto della fonte settica, ipernutrizione (iniziando con Nutrizione Parenterale Totale-NPT, seguita da Nutrizione Enterale-NE) prima possibile. Nella fase intermedia l’output lasciava ben sperare nella chiusura spontanea. La/le patologie associate hanno un peso determinante nella riuscita. Teduglutide potrebbe essere utile out label. Necessaria la stesura di linee guide condivise ottenendo dati omogenei, schematizzare la metodologia per disegnare studi randomizzati dai risultati accettabili alla comunità scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.