Background: sono descritti in letteratura pazienti con aumentati livelli di IGF1 in presenza di adeguata soppressione di GH (cosiddetti “micromegalici”), contraddistinti da clinica e comorbidità tipiche dell’acromegalia. Abbiamo descritto una grossa coorte di pazienti con queste caratteristiche e raccolto i dati sulla risposta al trattamento. Pazienti e metodi: abbiamo arruolato 86 pazienti (età media di 48±17 anni, 56 femmine e 30 maschi), afferiti all’UO di Endocrinologia del Policlinico di Milano tra il 2008-2022, che hanno mostrato IGF1 persistentemente aumentate e soppressione di GH < 0.4 ng/ml dopo carico glucidico, dividendoli in due gruppi in base alla presenza (G1, n. pazienti=28/86) o assenza (G2, 58/86) di segni clinici di acromegalia. Abbiamo eseguito una valutazione trasversale sia anamnestica che strumentale mirata allo screening delle complicanze acromegaliche (ecografia tiroidea per gozzo, colonscopia e/o SOF per polipi del colon, ecocardiografia per cardiopatia, polisonnografia e questionario ESS per OSAS). Abbiamo analizzato i dati biochimici dei pazienti dalla diagnosi all’ultimo follow-up disponibile. Infine, abbiamo raccolto i dati di un sottogruppo di pazienti che è stato selezionato per il trattamento. Risultati: nel gruppo G1 (“micromegalici”) si apprezza una maggiore prevalenza di complicanze rispetto a G2 (mediana di 4 vs 3 comorbidità per paziente, p=0.001), specialmente gozzo (p=0.009), tunnel carpale (p=0.003) e neoplasie maligne (p=0.03). Durante un follow-up medio di 6±3 anni, i valori di IGF-1 e GH nadir non si sono modificati significativamente mentre è stato osservato un aumento dei valori di GH random nei pazienti del gruppo G1 vs G2 (p=0.03). Quattro pazienti con clinica fortemente suggestiva e numerose comorbidità sono stati selezionati per il trattamento: 2 sono stati posti in terapia medica con analoghi della somatostatina e 2 sono stati sottoposti a intervento di adenomectomia (1 micro e 1 macroadenoma). Tutti i pazienti trattati hanno mostrato normalizzazione dei valori di IGF1 e un soggettivo miglioramento del quadro clinico. Conclusioni: i nostri dati preliminari suggeriscono che i pazienti “micromegalici” presentano le comorbidità tipiche dell’acromegalia e possono beneficiare in termini clinici e biochimici di un trattamento mirato, sia medico che chirurgico.

Caratterizzazione di pazienti con diagnostica discrepante per acromegalia e nuove acquisizioni sulla “micromegalia” / Carosi, Giulia. - (2023 Jan 26).

Caratterizzazione di pazienti con diagnostica discrepante per acromegalia e nuove acquisizioni sulla “micromegalia”

CAROSI, GIULIA
26/01/2023

Abstract

Background: sono descritti in letteratura pazienti con aumentati livelli di IGF1 in presenza di adeguata soppressione di GH (cosiddetti “micromegalici”), contraddistinti da clinica e comorbidità tipiche dell’acromegalia. Abbiamo descritto una grossa coorte di pazienti con queste caratteristiche e raccolto i dati sulla risposta al trattamento. Pazienti e metodi: abbiamo arruolato 86 pazienti (età media di 48±17 anni, 56 femmine e 30 maschi), afferiti all’UO di Endocrinologia del Policlinico di Milano tra il 2008-2022, che hanno mostrato IGF1 persistentemente aumentate e soppressione di GH < 0.4 ng/ml dopo carico glucidico, dividendoli in due gruppi in base alla presenza (G1, n. pazienti=28/86) o assenza (G2, 58/86) di segni clinici di acromegalia. Abbiamo eseguito una valutazione trasversale sia anamnestica che strumentale mirata allo screening delle complicanze acromegaliche (ecografia tiroidea per gozzo, colonscopia e/o SOF per polipi del colon, ecocardiografia per cardiopatia, polisonnografia e questionario ESS per OSAS). Abbiamo analizzato i dati biochimici dei pazienti dalla diagnosi all’ultimo follow-up disponibile. Infine, abbiamo raccolto i dati di un sottogruppo di pazienti che è stato selezionato per il trattamento. Risultati: nel gruppo G1 (“micromegalici”) si apprezza una maggiore prevalenza di complicanze rispetto a G2 (mediana di 4 vs 3 comorbidità per paziente, p=0.001), specialmente gozzo (p=0.009), tunnel carpale (p=0.003) e neoplasie maligne (p=0.03). Durante un follow-up medio di 6±3 anni, i valori di IGF-1 e GH nadir non si sono modificati significativamente mentre è stato osservato un aumento dei valori di GH random nei pazienti del gruppo G1 vs G2 (p=0.03). Quattro pazienti con clinica fortemente suggestiva e numerose comorbidità sono stati selezionati per il trattamento: 2 sono stati posti in terapia medica con analoghi della somatostatina e 2 sono stati sottoposti a intervento di adenomectomia (1 micro e 1 macroadenoma). Tutti i pazienti trattati hanno mostrato normalizzazione dei valori di IGF1 e un soggettivo miglioramento del quadro clinico. Conclusioni: i nostri dati preliminari suggeriscono che i pazienti “micromegalici” presentano le comorbidità tipiche dell’acromegalia e possono beneficiare in termini clinici e biochimici di un trattamento mirato, sia medico che chirurgico.
26-gen-2023
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