The incomplete nature of Calvino's Harvard lectures, which were cut short by his untimely death, suggests that "Lezioni americane" is the unwritten Italian work that the lectures were intended to be. This book, though apocryphal, contains an original core that presents an idea of literature reflected in Calvino's library of apocryphal books - the hidden texts that inspired his writing. What remains of the lecture project are various layers of unpublished work, including an underground archive of notebooks, handwritten notes, and typed manuscripts that were sent for translation and then reworked. Additionally, there are the previous stages of Calvino's study of the books he used for the lectures, which he annotated, noted, and reused in order to write them.

L’incompiutezza delle conferenze di Harvard, la cui preparazione è stata interrotta dalla morte dell’autore, porta a pensare che Lezioni americane sia l’opera italiana di Calvino che non è mai stata né concepita né scritta. Un libro apocrifo di cui resta un nucleo originario, che racconta un’idea della letteratura riflessa nella sua biblioteca di apocrifi, i libri nascosti che presiedono all’ispirazione della scrittura. Del progetto delle conferenze restano i vari strati del lavoro sommerso, un archivio sotterraneo di block-notes, appunti manoscritti, dattiloscritti mandati a tradurre ma poi rilavorati; ma anche gli stadi precedenti dello studio dei libri utilizzati, postillati, annotati, riusati, per scrivere le conferenze. Si tratta tuttavia della prima volta in cui Calvino si misura con tutta la sua biblioteca pensata, per raccontare la sua idea di letteratura e mettere allo specchio lo scrittore e il lettore nelle trame della sua memoria e del suo immaginario poetico. Per la prima volta Calvino in modo organico si cerca fra i libri della sua biblioteca, tanto mentale quanto reale, e cerca il suo posto nell’architrave di sei scaffali ideali, riflessi di immagini di sé, e di un’idea della letteratura in cui tutti i saperi si cercano nelle anomalie della biblioteca del mondo. L’articolo, attraverso spunti inediti che provengono dal lavoro nell’archivio e nella biblioteca personale di Italo Calvino conservati nella sua casa romana di Campo Marzio fino alla morte di Esther Calvino, propone una lettura delle Norton Lectures di Calvino come il racconto dell’idea di biblioteca apocrifa, cioè nascosta, perché è lì, forse, il segreto originario della sua opera.

Le Norton Lectures di Calvino. Il racconto inedito di una biblioteca di apocrifi / Di Nicola, Laura. - In: CALIFORNIA ITALIAN STUDIES. - ISSN 2155-7926. - 1:12(2023), pp. 148-169.

Le Norton Lectures di Calvino. Il racconto inedito di una biblioteca di apocrifi

Di Nicola, Laura
2023

Abstract

The incomplete nature of Calvino's Harvard lectures, which were cut short by his untimely death, suggests that "Lezioni americane" is the unwritten Italian work that the lectures were intended to be. This book, though apocryphal, contains an original core that presents an idea of literature reflected in Calvino's library of apocryphal books - the hidden texts that inspired his writing. What remains of the lecture project are various layers of unpublished work, including an underground archive of notebooks, handwritten notes, and typed manuscripts that were sent for translation and then reworked. Additionally, there are the previous stages of Calvino's study of the books he used for the lectures, which he annotated, noted, and reused in order to write them.
2023
L’incompiutezza delle conferenze di Harvard, la cui preparazione è stata interrotta dalla morte dell’autore, porta a pensare che Lezioni americane sia l’opera italiana di Calvino che non è mai stata né concepita né scritta. Un libro apocrifo di cui resta un nucleo originario, che racconta un’idea della letteratura riflessa nella sua biblioteca di apocrifi, i libri nascosti che presiedono all’ispirazione della scrittura. Del progetto delle conferenze restano i vari strati del lavoro sommerso, un archivio sotterraneo di block-notes, appunti manoscritti, dattiloscritti mandati a tradurre ma poi rilavorati; ma anche gli stadi precedenti dello studio dei libri utilizzati, postillati, annotati, riusati, per scrivere le conferenze. Si tratta tuttavia della prima volta in cui Calvino si misura con tutta la sua biblioteca pensata, per raccontare la sua idea di letteratura e mettere allo specchio lo scrittore e il lettore nelle trame della sua memoria e del suo immaginario poetico. Per la prima volta Calvino in modo organico si cerca fra i libri della sua biblioteca, tanto mentale quanto reale, e cerca il suo posto nell’architrave di sei scaffali ideali, riflessi di immagini di sé, e di un’idea della letteratura in cui tutti i saperi si cercano nelle anomalie della biblioteca del mondo. L’articolo, attraverso spunti inediti che provengono dal lavoro nell’archivio e nella biblioteca personale di Italo Calvino conservati nella sua casa romana di Campo Marzio fino alla morte di Esther Calvino, propone una lettura delle Norton Lectures di Calvino come il racconto dell’idea di biblioteca apocrifa, cioè nascosta, perché è lì, forse, il segreto originario della sua opera.
italo calvino; norton lectures; lezioni americane; biblioteche d'autore; archivi letterari
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le Norton Lectures di Calvino. Il racconto inedito di una biblioteca di apocrifi / Di Nicola, Laura. - In: CALIFORNIA ITALIAN STUDIES. - ISSN 2155-7926. - 1:12(2023), pp. 148-169.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1672078
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact