La riscrittura, ovvero la sovrapposizione di un brano contemporaneo ad uno appartenuto al passato, ha caratterizzato la disciplina architettonica in maniera cruciale lungo la sua evoluzione teorica, nonché pratica. Il palinsesto, un oggetto raschiato per essere riscritto, dal quale emergono in parte i caratteri primitivi, è quindi il termine designato per attuare una speculazione specifica sulla tematica sopra esplicitata. Attraverso la lettura trasversale di cinque progetti1 è possibile esplicitare chiaramente come il palinsesto non sia una mera e meccanica sovrascrittura di un brano, ma piuttosto si concentri sulla critica, sulla capacità dell’autore di leggere attivamente il manufatto che gli si pone davanti, e sulla successiva riscrittura ponderata della preesistenza. L'operazione critica attuata in questi progetti, non solo prosegue la storia del manufatto, ma ne produce l'esaltazione semantica; la dialettica fra storie apparentemente disgiunte, magistralmente sovrapposte, è quinti strumento progettuale, che fonda le proprie origini nel passato, ma che si afferma in maniera deflagrante nel paradigma contemporaneo, dove la conservazione, come affermava Giancarlo De Carlo, può avvenire solo attraverso l’attualizzazione dell’uso del manufatto stesso.
Il palinsesto. La critica come metodo progettuale / Tosetto, Francesco; De Nobili, Marco. - (2019), pp. 2445-2454. (Intervento presentato al convegno ReUSO Matera, VII Convegno Internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica tenutosi a Matera).
Il palinsesto. La critica come metodo progettuale
Tosetto, Francesco
Co-primo
;
2019
Abstract
La riscrittura, ovvero la sovrapposizione di un brano contemporaneo ad uno appartenuto al passato, ha caratterizzato la disciplina architettonica in maniera cruciale lungo la sua evoluzione teorica, nonché pratica. Il palinsesto, un oggetto raschiato per essere riscritto, dal quale emergono in parte i caratteri primitivi, è quindi il termine designato per attuare una speculazione specifica sulla tematica sopra esplicitata. Attraverso la lettura trasversale di cinque progetti1 è possibile esplicitare chiaramente come il palinsesto non sia una mera e meccanica sovrascrittura di un brano, ma piuttosto si concentri sulla critica, sulla capacità dell’autore di leggere attivamente il manufatto che gli si pone davanti, e sulla successiva riscrittura ponderata della preesistenza. L'operazione critica attuata in questi progetti, non solo prosegue la storia del manufatto, ma ne produce l'esaltazione semantica; la dialettica fra storie apparentemente disgiunte, magistralmente sovrapposte, è quinti strumento progettuale, che fonda le proprie origini nel passato, ma che si afferma in maniera deflagrante nel paradigma contemporaneo, dove la conservazione, come affermava Giancarlo De Carlo, può avvenire solo attraverso l’attualizzazione dell’uso del manufatto stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.