La città contemporanea è dominata dal movimento e dalle infrastrutture; gli spazi urbani sono caratterizzati dal pendolarismo e dal passaggio, sono dei paesaggi del flusso che vorrebbero essere città ma si rivelano, invece, dei paesaggi (progetti) urbani incompiuti, privi di capacità comunicativa, dispatici in attesa di un contagio emotivo. Percorrere questi luoghi vuol dire raggiungere qualcos’altro e non beneficiare delle immagini ed emozioni che potrebbero essere destate con una sosta “empatica” che coinvolga la mente, che induca sentimenti e solleciti suggestioni dal forte significato emotivo. Per la riconversione (e riconfigurazione) di questi luoghi inespressivi occorre fornire alla progettazione architettonica ed urbana degli strumenti abili a costruire degli spazi pubblici aperti ed inclusivi che possano coniugare le esigenze dei diversi fruitori dello spazio pubblico; occorre conciliare la forma dello spazio pubblico con l’esperienza concreta di chi lo vive, con un’attenzione particolare rivolta ai modi in cui i cittadini interpretano, usano e trasformano lo spazio urbano, ed analizzando la configurazione spaziale attraverso un approccio scientifico basato sul coinvolgimento interdisciplinare che consenta la migliore configurazione di uno spazio che risponda ai diversi stimoli sensoriali coinvolti nella percezione della qualità spaziale intrecciando immaginari densi di significato emotivo.
Psycho-Urbanism. Gli spazi dinamici della città contemporanea / Moraci, Francesca; Fazia, Celestina; Errigo, MAURIZIO FRANCESCO. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - 278 s.i.(2018), pp. 79-83.
Psycho-Urbanism. Gli spazi dinamici della città contemporanea
Francesca MoraciPrimo
;Maurizio Francesco Errigo
Ultimo
2018
Abstract
La città contemporanea è dominata dal movimento e dalle infrastrutture; gli spazi urbani sono caratterizzati dal pendolarismo e dal passaggio, sono dei paesaggi del flusso che vorrebbero essere città ma si rivelano, invece, dei paesaggi (progetti) urbani incompiuti, privi di capacità comunicativa, dispatici in attesa di un contagio emotivo. Percorrere questi luoghi vuol dire raggiungere qualcos’altro e non beneficiare delle immagini ed emozioni che potrebbero essere destate con una sosta “empatica” che coinvolga la mente, che induca sentimenti e solleciti suggestioni dal forte significato emotivo. Per la riconversione (e riconfigurazione) di questi luoghi inespressivi occorre fornire alla progettazione architettonica ed urbana degli strumenti abili a costruire degli spazi pubblici aperti ed inclusivi che possano coniugare le esigenze dei diversi fruitori dello spazio pubblico; occorre conciliare la forma dello spazio pubblico con l’esperienza concreta di chi lo vive, con un’attenzione particolare rivolta ai modi in cui i cittadini interpretano, usano e trasformano lo spazio urbano, ed analizzando la configurazione spaziale attraverso un approccio scientifico basato sul coinvolgimento interdisciplinare che consenta la migliore configurazione di uno spazio che risponda ai diversi stimoli sensoriali coinvolti nella percezione della qualità spaziale intrecciando immaginari densi di significato emotivo.File | Dimensione | Formato | |
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