Il “Protettorato” instaurato dalla Spagna su Genova tra Cinque e Seicento non esaurì la politica internazionale della antica repubblica Italiana. Prendendo le mosse dagli studi di Claudio Costantini, Diego Pizzorno svela ora l’importanza e la ricchezza delle trame diplomatiche che Genova promosse nella stessa fase con Roma. Una attività diplomatica, che fuoriusciva dalla sfera dell’ufficialità, peraltro limitata nel caso genovese all’accreditamento di un inviato del Re Cattolico, seguendo canali alternativi. Le concrete forme dell’azione diplomatica della Repubblica oligarchica a Roma furono legate all’affermazione dei Genovesi nella città papale, dove erano presenti fin dal Quattrocento, sia a livello finanziario sia sotto il profilo delle carriere curiali. Preannunciata dall’intervento di Gregorio XIII nella crisi interna della Repubblica del 1575-76 e nella difesa dei banchieri Genovesi, colpiti dalla coeva bancarotta di Filippo II, tale ascesa si realizzò tra l’avvio del pontificato di Sisto V (1585) e la conclusione di quello di Urbano VIII (1644).
D. Pizzorno, Genova e Roma tra Cinque e Seicento. Gruppi di potere, rapporti politico-diplomatici, strategie internazionali, Modena, Mucchi Editore, 2018 / Vitali, Francesco. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - (2020), pp. 1286-1288.
D. Pizzorno, Genova e Roma tra Cinque e Seicento. Gruppi di potere, rapporti politico-diplomatici, strategie internazionali, Modena, Mucchi Editore, 2018
Francesco Vitali
2020
Abstract
Il “Protettorato” instaurato dalla Spagna su Genova tra Cinque e Seicento non esaurì la politica internazionale della antica repubblica Italiana. Prendendo le mosse dagli studi di Claudio Costantini, Diego Pizzorno svela ora l’importanza e la ricchezza delle trame diplomatiche che Genova promosse nella stessa fase con Roma. Una attività diplomatica, che fuoriusciva dalla sfera dell’ufficialità, peraltro limitata nel caso genovese all’accreditamento di un inviato del Re Cattolico, seguendo canali alternativi. Le concrete forme dell’azione diplomatica della Repubblica oligarchica a Roma furono legate all’affermazione dei Genovesi nella città papale, dove erano presenti fin dal Quattrocento, sia a livello finanziario sia sotto il profilo delle carriere curiali. Preannunciata dall’intervento di Gregorio XIII nella crisi interna della Repubblica del 1575-76 e nella difesa dei banchieri Genovesi, colpiti dalla coeva bancarotta di Filippo II, tale ascesa si realizzò tra l’avvio del pontificato di Sisto V (1585) e la conclusione di quello di Urbano VIII (1644).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.