Terms such as “handicap/disability” are absent from ancient thinking, and disabled people are not at all a focus of interest for the ancient authors. The attitude of an individual and society towards deformity is a cultural product informed by a particular value system (Garland 1992), and this is especially true for the perception and treatment of children born with malformations. The rejection of “defective” infants after birth was a practice thought morally acceptable in the Greek and Roman world. Conversely, Christian authors appear to have sided with their Jewish counterparts in challenging the morality of abortion, exposure, and infanticide under any circumstances. The late imperial laws partly transposed this new orientation. This paper will try to understand the Greek, Roman, and Christian discourse on physical malformation and its actual impact on the daily life of adults and children. Above all, it will focus on the changes that have occurred in the different cultural passages, but nonetheless on the aspects that have remained constant over time.

Termini come "handicap/ disabilità" sono assenti dal pensiero antico, e le persone disabili non costituiscono un centro di interesse in questo periodo. L'atteggiamento di un individuo e della società nei confronti della deformità è un prodotto culturale ispirato da un particolare sistema di valori (Garland 1992), e ciò è particolarmente vero per la percezione e il trattamento dei bambini nati con malformazioni. Il rifiuto, dopo la nascita nei confronti dei bambini "difettosi" veniva considerato moralmente accettabile nel mondo greco e romano. Al contrario, gli autori cristiani, facendo seguito a quanto già avveniva già nel giudaismo, hanno contestato sul piano etico la liceità dell'aborto, dell'esposizione dei bambini e dell'infanticidio, quali che fossero le condizioni. Le leggi tardo-imperiali recepirono in parte questo nuovo orientamento. L’articolo seguirà il discorso greco, romano e cristiano sulla malformazione fisica, cercando di valutarne l’ effettivo impatto sulla vita quotidiana di adulti e bambini. Soprattutto, si concentrerà sui cambiamenti che si sono verificati nei diversi passaggi culturali e, nondimeno, sugli aspetti che sono rimasti costanti nel tempo

Disabled Children: Changing Perspectives Between Ancient World and Early Christianity / Zocca, Elena. - In: MEDICINA NEI SECOLI. - ISSN 0394-9001. - 34:34/3 (2022)(2022), pp. 45-74.

Disabled Children: Changing Perspectives Between Ancient World and Early Christianity

Elena Zocca
2022

Abstract

Terms such as “handicap/disability” are absent from ancient thinking, and disabled people are not at all a focus of interest for the ancient authors. The attitude of an individual and society towards deformity is a cultural product informed by a particular value system (Garland 1992), and this is especially true for the perception and treatment of children born with malformations. The rejection of “defective” infants after birth was a practice thought morally acceptable in the Greek and Roman world. Conversely, Christian authors appear to have sided with their Jewish counterparts in challenging the morality of abortion, exposure, and infanticide under any circumstances. The late imperial laws partly transposed this new orientation. This paper will try to understand the Greek, Roman, and Christian discourse on physical malformation and its actual impact on the daily life of adults and children. Above all, it will focus on the changes that have occurred in the different cultural passages, but nonetheless on the aspects that have remained constant over time.
2022
Termini come "handicap/ disabilità" sono assenti dal pensiero antico, e le persone disabili non costituiscono un centro di interesse in questo periodo. L'atteggiamento di un individuo e della società nei confronti della deformità è un prodotto culturale ispirato da un particolare sistema di valori (Garland 1992), e ciò è particolarmente vero per la percezione e il trattamento dei bambini nati con malformazioni. Il rifiuto, dopo la nascita nei confronti dei bambini "difettosi" veniva considerato moralmente accettabile nel mondo greco e romano. Al contrario, gli autori cristiani, facendo seguito a quanto già avveniva già nel giudaismo, hanno contestato sul piano etico la liceità dell'aborto, dell'esposizione dei bambini e dell'infanticidio, quali che fossero le condizioni. Le leggi tardo-imperiali recepirono in parte questo nuovo orientamento. L’articolo seguirà il discorso greco, romano e cristiano sulla malformazione fisica, cercando di valutarne l’ effettivo impatto sulla vita quotidiana di adulti e bambini. Soprattutto, si concentrerà sui cambiamenti che si sono verificati nei diversi passaggi culturali e, nondimeno, sugli aspetti che sono rimasti costanti nel tempo
children; disability; birth defects; Greco-Roman world; Christianity
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Disabled Children: Changing Perspectives Between Ancient World and Early Christianity / Zocca, Elena. - In: MEDICINA NEI SECOLI. - ISSN 0394-9001. - 34:34/3 (2022)(2022), pp. 45-74.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Zocca_Disabled-Children_2023.pdf

accesso aperto

Note: pdf dell'articolo
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 410.15 kB
Formato Adobe PDF
410.15 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1671172
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact