Le isole minori, in Italia e non solo, rappresentano ecosistemi tra i più vulnerabili, da un punto di vista strutturale, morfologico ed ecologico, perché compromessi da un uso improprio delle risorse e da forme diverse di pressione antropica, sebbene siano interessate da specifici strumenti di tutela, sia a livello nazionale sia comunitario. I fenomeni di spopolamento e di abbandono, il progressivo invecchiamento della popolazione, il lavoro sempre più caratterizzato dalla stagionalità legata al turismo di massa, le difficoltà di collegamento con la terraferma e la mancanza di politiche sociali in grado di contrastare l’isolamento fisico e culturale, sottendono a un costante processo di sparizione di quei riferimenti identitari condivisi che sostanziano il valore del paesaggio naturale come ambiente culturale significativo. Per far fronte alla fragilità ambientale e al progressivo declino socioeconomico delle isole minori, valorizzandone il potenziale ecologico e umano, è necessaria la messa in campo di strategie, strumenti e progetti che riconoscano nel concetto di sostenibilità e resilienza i riferimenti imprescindibili per stabilire un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, tenendo conto della diversità delle attività e degli usi, delle loro interazioni, e dell’impatto che queste possono avere sui luoghi. In questa direzione vanno le indicazioni della Marine Strategy Framework Directive, recepite successivamente dal protocollo per la Gestione Integrata delle Zone Costiere, e più recentemente gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda delle Nazioni Unite, della New Urban Agenda, dell’European Green Deal e della Biodiversity Strategy for 2030. Obiettivi che, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR 2021-2026) e i fondi messi a disposizione nell’ambito del programma Next Generation Eu, divengono una concreta occasione per la realizzazione di interventi finalizzati a perseguire la sostenibilità ambientale, la transizione verde e digitale, l’inclusione territoriale e sociale di questi contesti.
Prospettive integrate di rigenerazione per le isole minori. Il progetto per il carcere di Santo Stefano a Ventotene / Rossi, Francesca; Bevilacqua, Giulia. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 2239-4222. - 306:(2022), pp. 82-85.
Prospettive integrate di rigenerazione per le isole minori. Il progetto per il carcere di Santo Stefano a Ventotene
Rossi Francesca
;Bevilacqua Giulia
2022
Abstract
Le isole minori, in Italia e non solo, rappresentano ecosistemi tra i più vulnerabili, da un punto di vista strutturale, morfologico ed ecologico, perché compromessi da un uso improprio delle risorse e da forme diverse di pressione antropica, sebbene siano interessate da specifici strumenti di tutela, sia a livello nazionale sia comunitario. I fenomeni di spopolamento e di abbandono, il progressivo invecchiamento della popolazione, il lavoro sempre più caratterizzato dalla stagionalità legata al turismo di massa, le difficoltà di collegamento con la terraferma e la mancanza di politiche sociali in grado di contrastare l’isolamento fisico e culturale, sottendono a un costante processo di sparizione di quei riferimenti identitari condivisi che sostanziano il valore del paesaggio naturale come ambiente culturale significativo. Per far fronte alla fragilità ambientale e al progressivo declino socioeconomico delle isole minori, valorizzandone il potenziale ecologico e umano, è necessaria la messa in campo di strategie, strumenti e progetti che riconoscano nel concetto di sostenibilità e resilienza i riferimenti imprescindibili per stabilire un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, tenendo conto della diversità delle attività e degli usi, delle loro interazioni, e dell’impatto che queste possono avere sui luoghi. In questa direzione vanno le indicazioni della Marine Strategy Framework Directive, recepite successivamente dal protocollo per la Gestione Integrata delle Zone Costiere, e più recentemente gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda delle Nazioni Unite, della New Urban Agenda, dell’European Green Deal e della Biodiversity Strategy for 2030. Obiettivi che, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR 2021-2026) e i fondi messi a disposizione nell’ambito del programma Next Generation Eu, divengono una concreta occasione per la realizzazione di interventi finalizzati a perseguire la sostenibilità ambientale, la transizione verde e digitale, l’inclusione territoriale e sociale di questi contesti.File | Dimensione | Formato | |
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