Introduzione -Il periodo di lockdown trascorso per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19 ha portato la popolazione a trascorrere la maggior parte del tempo all’interno delle proprie abitazioni. Nonostante gli indubbi benefici nel contenere la diffusione del virus, il confinamento domestico ha certamente impattato negativamente sulla qualità di vita e sul benessere psicofisico. Alla luce delle ripercussioni sociali della pandemia, l’obiettivo della ricerca è stato quello di fornire strumenti per mitigare e contrastare gli effetti di future epidemie o periodi di lockdown sul benessere psicofisico della popolazione. È infatti fondamentale ripensare alle abitazioni in ottica di qualità, comfort e capacità adattiva in situazioni di confinamento prolungato per proteggere la salute fisica e mentale degli abitanti. Materiali e metodi - Il progetto di ricerca “HOusing conditions and MEntal health [HO.ME.] - Strategie resilienti per il miglioramento della qualità abitativa durante periodi di lockdown.” ha voluto perseguire i seguenti Obiettivi Specifici: - fornire strumenti per mitigare e contrastare gli effetti di eventuali future emergenze sanitarie sul benessere psicofisico della popolazione, attraverso la progettazione di strategie di resilienza e flessibilità per il recupero delle abitazioni in ottica di salute, sicurezza e capacità adattiva in situazioni di confinamento prolungato; - raccogliere informazioni da un campione rappresentativo della popolazione nazionale sulle caratteristiche delle loro abitazioni (dimensioni, caratteri distributivi, viste, qualità indoor reale VS percepita, etc.) da correlare con il benessere psicofisico (depressione, ansia, insonnia, etc.) degli occupanti/users stessi; - definire i requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici – da tradurre in un Decreto Ministeriale – sulla base delle indicazioni qualitative e quantitative emerse dal progetto di ricerca svolto, al fine di introdurre un approccio prestazionale e basato sull’evidenza. Risultati - La ricerca HO.ME. ha conseguito i seguenti risultati: aggiornamento dello stato dell’arte e della letteratura scientifica di riferimento; definizione delle strategie e prototipazione del manuale per la messa a punto di una norma sanitaria aggiornata in termini di requisiti sanitari prestazionali degli edifici, con particolare attenzione agli impatti dell’architettura e dell’ambiente costruito sul benessere degli occupanti, sulle condizioni abitative e sulla prevenzione del disagio abitativo. Conclusioni - La ricerca HO.ME. arricchisce la conoscenza delle condizioni abitative della popolazione italiana e quantificherà l’impatto delle diverse caratteristiche sulla salute mentale. La ricerca ha dimostrato la necessità di un approccio multifattoriale e multidisciplinare capace di riunire competenze architettoniche, epidemiologiche e di salute mentale per supportare il miglioramento delle condizioni abitative e promuovere il benessere psicofisico della popolazione.

Indoor environmental quality e condizioni abitative: l'esperienza del progetto HO.ME / Rebecchi, Andrea; Buffoli, Maddalena; D'Alessandro, Daniela; Appolloni, Letizia; Amore, Marco; Amerio, Andrea; Capolongo, Stefano. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 63:issue 2 - supplement 1(2022), pp. 29-29. (Intervento presentato al convegno 55° Congresso nazionale SItI tenutosi a Padova, Italia) [10.15167/2421-4248/jpmh2022.63.2S1].

Indoor environmental quality e condizioni abitative: l'esperienza del progetto HO.ME.

D'Alessandro, Daniela
Conceptualization
;
Appolloni Letizia
Data Curation
;
2022

Abstract

Introduzione -Il periodo di lockdown trascorso per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19 ha portato la popolazione a trascorrere la maggior parte del tempo all’interno delle proprie abitazioni. Nonostante gli indubbi benefici nel contenere la diffusione del virus, il confinamento domestico ha certamente impattato negativamente sulla qualità di vita e sul benessere psicofisico. Alla luce delle ripercussioni sociali della pandemia, l’obiettivo della ricerca è stato quello di fornire strumenti per mitigare e contrastare gli effetti di future epidemie o periodi di lockdown sul benessere psicofisico della popolazione. È infatti fondamentale ripensare alle abitazioni in ottica di qualità, comfort e capacità adattiva in situazioni di confinamento prolungato per proteggere la salute fisica e mentale degli abitanti. Materiali e metodi - Il progetto di ricerca “HOusing conditions and MEntal health [HO.ME.] - Strategie resilienti per il miglioramento della qualità abitativa durante periodi di lockdown.” ha voluto perseguire i seguenti Obiettivi Specifici: - fornire strumenti per mitigare e contrastare gli effetti di eventuali future emergenze sanitarie sul benessere psicofisico della popolazione, attraverso la progettazione di strategie di resilienza e flessibilità per il recupero delle abitazioni in ottica di salute, sicurezza e capacità adattiva in situazioni di confinamento prolungato; - raccogliere informazioni da un campione rappresentativo della popolazione nazionale sulle caratteristiche delle loro abitazioni (dimensioni, caratteri distributivi, viste, qualità indoor reale VS percepita, etc.) da correlare con il benessere psicofisico (depressione, ansia, insonnia, etc.) degli occupanti/users stessi; - definire i requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici – da tradurre in un Decreto Ministeriale – sulla base delle indicazioni qualitative e quantitative emerse dal progetto di ricerca svolto, al fine di introdurre un approccio prestazionale e basato sull’evidenza. Risultati - La ricerca HO.ME. ha conseguito i seguenti risultati: aggiornamento dello stato dell’arte e della letteratura scientifica di riferimento; definizione delle strategie e prototipazione del manuale per la messa a punto di una norma sanitaria aggiornata in termini di requisiti sanitari prestazionali degli edifici, con particolare attenzione agli impatti dell’architettura e dell’ambiente costruito sul benessere degli occupanti, sulle condizioni abitative e sulla prevenzione del disagio abitativo. Conclusioni - La ricerca HO.ME. arricchisce la conoscenza delle condizioni abitative della popolazione italiana e quantificherà l’impatto delle diverse caratteristiche sulla salute mentale. La ricerca ha dimostrato la necessità di un approccio multifattoriale e multidisciplinare capace di riunire competenze architettoniche, epidemiologiche e di salute mentale per supportare il miglioramento delle condizioni abitative e promuovere il benessere psicofisico della popolazione.
2022
55° Congresso nazionale SItI
progetto HO.ME.; salute mentale; condizioni abitative
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Indoor environmental quality e condizioni abitative: l'esperienza del progetto HO.ME / Rebecchi, Andrea; Buffoli, Maddalena; D'Alessandro, Daniela; Appolloni, Letizia; Amore, Marco; Amerio, Andrea; Capolongo, Stefano. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 63:issue 2 - supplement 1(2022), pp. 29-29. (Intervento presentato al convegno 55° Congresso nazionale SItI tenutosi a Padova, Italia) [10.15167/2421-4248/jpmh2022.63.2S1].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1670918
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