«Insegnare l’architettura è impossibile, ma si può educare un architetto» amava ripetere J.B. Vilanova Artigas, fondatore della Scuola di Architettura di San Paolo in Brasile. Da diversi anni, nella Grande San Paolo, si sta portando avanti una ricerca progettuale tesa a ridefinire gli spazi pubblici e privati delle favelas. Alcuni contesti marginali paulisti sono stati la sfida creativa, tecnica, culturale, di futuri architetti-ingegneri, pronti a confrontarsi con realtà lontane (geograficamente e socialmente), contraddistinte da un innato senso comunitario di carattere intergenerazionale. Indagini di campo e interviste sono state i punti di partenza per conoscere il reale al fine di ideare il futuro. Nel complesso intreccio tra entusiasmo creativo ed esigenze concrete, tra diritto all’abitare e aspirazioni progettuali, gli studenti si sono adoperati affinché il risultato architettonico potesse rispondere, con il linguaggio della contemporaneità, ai desideri delle comunità prese in esame; potesse quindi tradurre in progetto le necessità dell’altro e, attraverso la rappresentazione grafica, stimolare l’astrazione per andare oltre le stringenti contingenze. Il lavoro che si intende presentare si inserisce nei processi di transizione da slum a quartiere e, alla piccola scala, di passaggio dall’abitazione insalubre a quella adeguata. Si intendono evidenziare le strategie di intervento scelte, le difficoltà di insediamento incontrate, nonché la costante mediazione tra i limiti normativi e le necessità spaziali: l’intimità della casa da un lato e, dall’altro, l’esigenza di luoghi per l’incontro, per le attività commerciali e comunitarie. La ricerca progettuale ha consentito agli studenti di percepire pienamente il valore dell’architettura, capace di accompagnare le transizioni sociali attraverso le trasformazioni dello spazio abitato. Al contempo, il lavoro sperimentale rivela il contributo che il progetto di architettura, sviluppato nelle Scuole, può dare per il raggiungimento di società più eque e per la formazione di professionisti consapevoli del loro operato.
Slum upgrading. Progettare comunità sostenibili e intergenerazionali / Sarno, Francesca; Argenti, Maria. - (2022), pp. 524-527. (Intervento presentato al convegno IX Forum ProArch. TRANSIZIONI. L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura tenutosi a Cagliari).
Slum upgrading. Progettare comunità sostenibili e intergenerazionali
SARNO, FRANCESCA
;ARGENTI, MARIA
2022
Abstract
«Insegnare l’architettura è impossibile, ma si può educare un architetto» amava ripetere J.B. Vilanova Artigas, fondatore della Scuola di Architettura di San Paolo in Brasile. Da diversi anni, nella Grande San Paolo, si sta portando avanti una ricerca progettuale tesa a ridefinire gli spazi pubblici e privati delle favelas. Alcuni contesti marginali paulisti sono stati la sfida creativa, tecnica, culturale, di futuri architetti-ingegneri, pronti a confrontarsi con realtà lontane (geograficamente e socialmente), contraddistinte da un innato senso comunitario di carattere intergenerazionale. Indagini di campo e interviste sono state i punti di partenza per conoscere il reale al fine di ideare il futuro. Nel complesso intreccio tra entusiasmo creativo ed esigenze concrete, tra diritto all’abitare e aspirazioni progettuali, gli studenti si sono adoperati affinché il risultato architettonico potesse rispondere, con il linguaggio della contemporaneità, ai desideri delle comunità prese in esame; potesse quindi tradurre in progetto le necessità dell’altro e, attraverso la rappresentazione grafica, stimolare l’astrazione per andare oltre le stringenti contingenze. Il lavoro che si intende presentare si inserisce nei processi di transizione da slum a quartiere e, alla piccola scala, di passaggio dall’abitazione insalubre a quella adeguata. Si intendono evidenziare le strategie di intervento scelte, le difficoltà di insediamento incontrate, nonché la costante mediazione tra i limiti normativi e le necessità spaziali: l’intimità della casa da un lato e, dall’altro, l’esigenza di luoghi per l’incontro, per le attività commerciali e comunitarie. La ricerca progettuale ha consentito agli studenti di percepire pienamente il valore dell’architettura, capace di accompagnare le transizioni sociali attraverso le trasformazioni dello spazio abitato. Al contempo, il lavoro sperimentale rivela il contributo che il progetto di architettura, sviluppato nelle Scuole, può dare per il raggiungimento di società più eque e per la formazione di professionisti consapevoli del loro operato.File | Dimensione | Formato | |
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