Ripercorrendo i molti materiali illustrativi raccolti per il ‘Novantennale’ dell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu), spesso tratti dai numeri della rivista Urbanistica, non è difficile constatare come la stessa, non solo nei momenti più alti della sua produzione, ma durante tutto il suo lungo corso, costituisca, pur con omissioni e dimenticanze, la storia dell’intera vicenda urbanistica italiana e non solo dell’istituto che la rappresenta. In modi differenti, la rivista ha provato a rappresentare e documentare nel tempo le condizioni e lo sviluppo in Italia, un Paese “troppo lungo” (Ruffolo 2011) di un mutevole campo di studi e di pratiche progettuali, tanto da poter affermare che, in Italia l’urbanistica si è sostanzialmente identificata con Urbanistica (Salzano 1996). Una continuità e significatività della produzione editoriale, che pur in una fase critica delle riviste tecniche e disciplinari in Europa, rivela una ineguagliabile utilità nel lungo periodo, anche per un pubblico internazionale interessato ad indagare criticamente la vicenda italiana nel campo dell’urbanistica e del governo del territorio: un riferimento indispensabile per quei flussi culturali tra l’Italia e il resto del mondo che ne hanno influenzato il profilo editoriale lungo tutto il suo percorso. La rivista ha più volte cambiato forma muovendo dagli interessi e dalle curiosità dei suoi direttori e redattori, rimanendo contemporaneamente vicina e partecipe alla storia e dalle vicende dell’Inu, in un duplice scambio aperto, che la linea del tempo mette in giusta tensione ed evidenza: dalle posizioni congressuali, all’influenza della politica sulla governance dell’istituto, alle condizioni materiali di operatività e di organizzazione culturale interna, che da una condizione iniziale strettamente elitaria, almeno fino all’‘Inu dei maestri’, si è via via aperta alla sperimentazione federalista delle sezioni regionali prima, e a forme sempre più plurali di costruzione delle proprie posizioni culturali, disciplinari e politiche. Una lunga storia con momenti alti, periodi di crisi e di svolta (ne possiamo contare almeno tre), di continuità nel cambiamento, che rispecchiano condizioni intere e ed esterne all’istituto, stagioni differenti di risorse destinate e di organizzazione del lavoro editoriale, ma in fondo contraddistinta da un filo continuo, da una continuità disposta lungo un asse di crescita cumulativa del sapere, che anche in questo caso specifico, riferendoci alla rivista Urbanistica, non presenta drastici ‘tagli gordiani’ (Barbieri 2022). In cui la rivista ha continuato a dosare ambizioni, obiettivi e sfide che ne sostanziano i programmi editoriali su tre operazioni principali: essere riferimento per esperienze esemplari; essere riferimento per la riflessione e l’elaborazione culturale; essere riferimento per politiche culturali disciplinari, con senso di responsabilità e presa di posizione in una prospettiva riformista.

Urbanistica. Le trasformazioni silenziose di una rivista longeva Urbanistica. The silent changes of a long-running journal / Galuzzi, Paolo. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - 165-166(2022), pp. 104-128.

Urbanistica. Le trasformazioni silenziose di una rivista longeva Urbanistica. The silent changes of a long-running journal

Paolo Galuzzi
2022

Abstract

Ripercorrendo i molti materiali illustrativi raccolti per il ‘Novantennale’ dell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu), spesso tratti dai numeri della rivista Urbanistica, non è difficile constatare come la stessa, non solo nei momenti più alti della sua produzione, ma durante tutto il suo lungo corso, costituisca, pur con omissioni e dimenticanze, la storia dell’intera vicenda urbanistica italiana e non solo dell’istituto che la rappresenta. In modi differenti, la rivista ha provato a rappresentare e documentare nel tempo le condizioni e lo sviluppo in Italia, un Paese “troppo lungo” (Ruffolo 2011) di un mutevole campo di studi e di pratiche progettuali, tanto da poter affermare che, in Italia l’urbanistica si è sostanzialmente identificata con Urbanistica (Salzano 1996). Una continuità e significatività della produzione editoriale, che pur in una fase critica delle riviste tecniche e disciplinari in Europa, rivela una ineguagliabile utilità nel lungo periodo, anche per un pubblico internazionale interessato ad indagare criticamente la vicenda italiana nel campo dell’urbanistica e del governo del territorio: un riferimento indispensabile per quei flussi culturali tra l’Italia e il resto del mondo che ne hanno influenzato il profilo editoriale lungo tutto il suo percorso. La rivista ha più volte cambiato forma muovendo dagli interessi e dalle curiosità dei suoi direttori e redattori, rimanendo contemporaneamente vicina e partecipe alla storia e dalle vicende dell’Inu, in un duplice scambio aperto, che la linea del tempo mette in giusta tensione ed evidenza: dalle posizioni congressuali, all’influenza della politica sulla governance dell’istituto, alle condizioni materiali di operatività e di organizzazione culturale interna, che da una condizione iniziale strettamente elitaria, almeno fino all’‘Inu dei maestri’, si è via via aperta alla sperimentazione federalista delle sezioni regionali prima, e a forme sempre più plurali di costruzione delle proprie posizioni culturali, disciplinari e politiche. Una lunga storia con momenti alti, periodi di crisi e di svolta (ne possiamo contare almeno tre), di continuità nel cambiamento, che rispecchiano condizioni intere e ed esterne all’istituto, stagioni differenti di risorse destinate e di organizzazione del lavoro editoriale, ma in fondo contraddistinta da un filo continuo, da una continuità disposta lungo un asse di crescita cumulativa del sapere, che anche in questo caso specifico, riferendoci alla rivista Urbanistica, non presenta drastici ‘tagli gordiani’ (Barbieri 2022). In cui la rivista ha continuato a dosare ambizioni, obiettivi e sfide che ne sostanziano i programmi editoriali su tre operazioni principali: essere riferimento per esperienze esemplari; essere riferimento per la riflessione e l’elaborazione culturale; essere riferimento per politiche culturali disciplinari, con senso di responsabilità e presa di posizione in una prospettiva riformista.
2022
INU; Urbanistica; pubblicistica
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Urbanistica. Le trasformazioni silenziose di una rivista longeva Urbanistica. The silent changes of a long-running journal / Galuzzi, Paolo. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - 165-166(2022), pp. 104-128.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1670726
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