In this paper, I use Michel Foucault's concept of heterotopia to define the spaces of the second Italian theatre avant-garde as places of 'crisis'. Places that are not cumulative (of fixed architectural structures, of reproducible or musealisable experiences) but rather fecundly transitory and that fall into the dimension of 'celebration' with the aim not of accumulating time but rather of erasing it by returning to the nakedness and innocence of 'original sin'. Through this paradigm, I analyze two performances by Mario Martone and Falso Movimento: Theatre Functions Critical and Theatre Functions Terminated, a diptych represented at Beat 72 and at the Rassegna Passaggio a Sud Ovest, a cold/warm-up to the origins of tragedy organized in 1979 by Giuseppe Bartolucci with the collaboration of Toni Servillo's Teatro Studio di Caserta at the Reggia di Caserta. These are liminal performances that assimilate the utopia of the theatrical avant-gardes and the consequent post-avant-garde crisis, the prelude to a new theatrical season that opened with the 1980s in which video and mass media neuroticised the uchronic dimension of narration through the promise of an uninterrupted "video-electronic vigil". The article is the result of research conducted within the ERC project INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979) during which I collected unpublished material and was able to count on the valuable dialogue with Mario Martone.

In questo articolo uso il concetto di eterotopia di Michel Foucault per definire gli spazi della seconda avanguardia teatrale italiana come luoghi della “crisi”. Luoghi non cumulatori (di strutture fisse architettoniche, di esperienze riproducibili o musealizzabili) bensì fecondamente transitori e che ricadono nella dimensione della “festa” con lo scopo non di accumulare il tempo ma piuttosto di cancellarlo ritornando alla nudità e all’innocenza del “peccato originale”. Attraverso questo paradigma analizzo due performance di Mario Martone e Falso Movimento: Theatre Functions Critical e Theatre Functions Terminated, un dittico rappresentato al Beat 72 e alla Rassegna Passaggio a Sud Ovest, freddo/caldo alle origini della tragedia organizzata nel 1979 da Giuseppe Bartolucci con la collaborazione del Teatro Studio di Caserta di Toni Servillo alla Reggia di Caserta. Sono performance liminali che assimilano l’utopia delle avanguardie teatrali e la conseguente crisi postavanguardista, preludio di una nuova stagione teatrale che si apre con gli anni Ottanta del Novecento in cui il video e i mass media nevrotizzano la dimensione ucronica della narrazione attraverso la promessa di una ininterrotta “veglia video-elettronica”. L’articolo è frutto della ricerca condotta all’interno del progetto ERC INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979) durante il quale ho raccolto materiali inediti e ho potuto contare sul prezioso dialogo con Mario Martone.

Lo spazio eterotopico delle avanguardie teatrali e la deflagrazione rappresentativa in Theatre Functions Critical e Theatre Functions Terminated di Mario Martone e Falso Movimento / Berlangieri, MARIA GRAZIA. - In: SCIAMI.RICERCHE. - ISSN 2532-3830. - n.12 Ottobre 2022(2022). [10.47109/0102]

Lo spazio eterotopico delle avanguardie teatrali e la deflagrazione rappresentativa in Theatre Functions Critical e Theatre Functions Terminated di Mario Martone e Falso Movimento

Maria Grazia Berlangieri
2022

Abstract

In this paper, I use Michel Foucault's concept of heterotopia to define the spaces of the second Italian theatre avant-garde as places of 'crisis'. Places that are not cumulative (of fixed architectural structures, of reproducible or musealisable experiences) but rather fecundly transitory and that fall into the dimension of 'celebration' with the aim not of accumulating time but rather of erasing it by returning to the nakedness and innocence of 'original sin'. Through this paradigm, I analyze two performances by Mario Martone and Falso Movimento: Theatre Functions Critical and Theatre Functions Terminated, a diptych represented at Beat 72 and at the Rassegna Passaggio a Sud Ovest, a cold/warm-up to the origins of tragedy organized in 1979 by Giuseppe Bartolucci with the collaboration of Toni Servillo's Teatro Studio di Caserta at the Reggia di Caserta. These are liminal performances that assimilate the utopia of the theatrical avant-gardes and the consequent post-avant-garde crisis, the prelude to a new theatrical season that opened with the 1980s in which video and mass media neuroticised the uchronic dimension of narration through the promise of an uninterrupted "video-electronic vigil". The article is the result of research conducted within the ERC project INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979) during which I collected unpublished material and was able to count on the valuable dialogue with Mario Martone.
2022
In questo articolo uso il concetto di eterotopia di Michel Foucault per definire gli spazi della seconda avanguardia teatrale italiana come luoghi della “crisi”. Luoghi non cumulatori (di strutture fisse architettoniche, di esperienze riproducibili o musealizzabili) bensì fecondamente transitori e che ricadono nella dimensione della “festa” con lo scopo non di accumulare il tempo ma piuttosto di cancellarlo ritornando alla nudità e all’innocenza del “peccato originale”. Attraverso questo paradigma analizzo due performance di Mario Martone e Falso Movimento: Theatre Functions Critical e Theatre Functions Terminated, un dittico rappresentato al Beat 72 e alla Rassegna Passaggio a Sud Ovest, freddo/caldo alle origini della tragedia organizzata nel 1979 da Giuseppe Bartolucci con la collaborazione del Teatro Studio di Caserta di Toni Servillo alla Reggia di Caserta. Sono performance liminali che assimilano l’utopia delle avanguardie teatrali e la conseguente crisi postavanguardista, preludio di una nuova stagione teatrale che si apre con gli anni Ottanta del Novecento in cui il video e i mass media nevrotizzano la dimensione ucronica della narrazione attraverso la promessa di una ininterrotta “veglia video-elettronica”. L’articolo è frutto della ricerca condotta all’interno del progetto ERC INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979) durante il quale ho raccolto materiali inediti e ho potuto contare sul prezioso dialogo con Mario Martone.
Mario Martone; Falso Movimento; Avanguardia Teatrale; Eterotopia dello spazio scenico; Rassegna Passaggio a Sud Ovest; freddo/caldo alle origini della tragedia; Giuseppe Bartolucci
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Lo spazio eterotopico delle avanguardie teatrali e la deflagrazione rappresentativa in Theatre Functions Critical e Theatre Functions Terminated di Mario Martone e Falso Movimento / Berlangieri, MARIA GRAZIA. - In: SCIAMI.RICERCHE. - ISSN 2532-3830. - n.12 Ottobre 2022(2022). [10.47109/0102]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Berlangieri_Lo-Spazio-eterotopico_2022.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 3.49 MB
Formato Adobe PDF
3.49 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1670614
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact