Modelli tattili per la conoscenza. Eros che incorda l’arco al Parco Archeologico di Ostia Antica

The aim of this study, in the context of Cultural Heritage enhancement, is the definition of a workflow for the construction of life size copies of statues with comparable sensorial qualities to the originals via contactless scanning methods and 3D printing to allow visually impaired people to experience the manufacts by touch. The process starts from a tangible piece and ends with a tangible copy passing through a virtual step, presenting a solution that marries the traditional silicon moulding techniques with the latest scanning technologies. The contribution investigates the workflow and procedures for reproducing models true to the originals with contained costs and true scientific value on one hand and offers a widely applicable process for everyone involved with conservation and exhibition of Cultural Heritage on the other. Nonetheless the quantitative aspects brought up during the research allowed us to define parameters and standards that will allow the topic to be explored to a greater extent further improving the obtained results.

Lo studio si inserisce nell’ambito della valorizzazione dei BBCC e ha come obiettivo la definizione di un processo per creazione di copie di statue in scala reale facendo uso di strumenti di acquisizione non a contatto e stampa 3D, con il fine di restituire le caratteristiche sensoriali degli originali per consentirne la fruizione da parte di visitatori con disabilità visiva. Attraverso un processo che dal reale torna al reale passando per un processo digitale, il contributo propone una soluzione che mette a servizio delle consolidate tecniche di riproduzione a ‘contatto diretto’ le più innovative tecnologie di acquisizione, definendo da un lato una serie di procedure e tecniche per la riproduzione, a basso costo ma con un alto livello di scientificità, di modelli fisici attendibili e verosimili e dall’altro offrendo una soluzione dall’ampio spettro di utilizzo per tutti i soggetti che si occupano di conservare e divulgare i Beni Culturali. Non di meno il contributo, in particolare gli aspetti quantitativi emersi nella fase di studio, permettono di qualificare una serie di parametri e standard sulla base dei quali la ricerca potrà evolvere per il miglioramento dei risultati possibili.