I parametri che influenzano i valori di concentrazione di gas radon indoor, sono molteplici: tipologia del manufatto, caratteristiche geologiche del suolo su cui lo stesso insiste, aspetti climatici, moti convettivi interni ed esterni. La normativa italiana, con il D. Lgs 25/05/00 n. 241 (integrazione e modifica al D. Lgs 230/95), ha stabilito una soglia per l'esposizione al radon negli ambienti di lavoro di 500 Bq/m3. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, invece, non esiste in Italia una normativa specifica ma una raccomandazione della Comunità Europea (Raccomandazione CE 90/143) che indica i valori oltre i quali si suggerisce di intraprendere azioni di rimedio: 400 Bq/m3 per le abitazioni già esistenti e 200 Bq/m3 per quelle di nuova costruzione. Il presente lavoro, riguarda una campagna di misure effettuate presso il laboratorio di Fisica Nucleare del Dipartimento di Energetica, che tiene conto dei parametri citati ed evidenzia in che modo la ventilazione naturale e forzata, pressione e temperatura, influenzano la concentrazione di radon indoor. L’esperimento vuole apportare un contributo alle linee di ricerca condotte sulle azioni di rimedio sugli edifici esistenti e suggerimenti sulle nuove costruzioni, ricordando che l’esposizione al gas radon indoor è la maggior fonte di rischio da radiazioni ionizzanti per la popolazione
Studio sperimentale dell'influenza di parametri microclimatici sulle concentrazioni di gas radon in ambiente confinato / Remetti, R.; Ippolito, R.. - STAMPA. - (2006), pp. 171-176. (Intervento presentato al convegno 6° Congresso Nazionale CIRIAF tenutosi a Perugia nel 7 -8 aprile 2006).
Studio sperimentale dell'influenza di parametri microclimatici sulle concentrazioni di gas radon in ambiente confinato.
R. REMETTI;R. Ippolito
2006
Abstract
I parametri che influenzano i valori di concentrazione di gas radon indoor, sono molteplici: tipologia del manufatto, caratteristiche geologiche del suolo su cui lo stesso insiste, aspetti climatici, moti convettivi interni ed esterni. La normativa italiana, con il D. Lgs 25/05/00 n. 241 (integrazione e modifica al D. Lgs 230/95), ha stabilito una soglia per l'esposizione al radon negli ambienti di lavoro di 500 Bq/m3. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, invece, non esiste in Italia una normativa specifica ma una raccomandazione della Comunità Europea (Raccomandazione CE 90/143) che indica i valori oltre i quali si suggerisce di intraprendere azioni di rimedio: 400 Bq/m3 per le abitazioni già esistenti e 200 Bq/m3 per quelle di nuova costruzione. Il presente lavoro, riguarda una campagna di misure effettuate presso il laboratorio di Fisica Nucleare del Dipartimento di Energetica, che tiene conto dei parametri citati ed evidenzia in che modo la ventilazione naturale e forzata, pressione e temperatura, influenzano la concentrazione di radon indoor. L’esperimento vuole apportare un contributo alle linee di ricerca condotte sulle azioni di rimedio sugli edifici esistenti e suggerimenti sulle nuove costruzioni, ricordando che l’esposizione al gas radon indoor è la maggior fonte di rischio da radiazioni ionizzanti per la popolazioneFile | Dimensione | Formato | |
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