Vite ricostruite: il personaggio tragico nelle “Variazioni Reinach di Filippo Tuena” Lo scopo di questo contributo è approfondire le modalità di raffigurazione letteraria della Shoah, prendendo in esame la relazione fra l’Autore e i personaggi nel libro di Filippo Tuena Le Variazioni Reinach (2005). Il romanzo, infatti, rappresenta uno degli esempi di “scrittura del trauma e dell’esperienza”: interrogandosi sulle possibilità della letteratura di raccontare l’indicibilità di Auschwitz, lo scrittore ricostruisce la vicenda storica della famiglia Reinach seguendone il declino dal lusso dei salotti borghesi agli orrori dei campi di sterminio. Per capire come Tuena rappresenta i destini di queste esistenze tragiche nello spazio letterario, ci si soffermerà, in particolare, su due aspetti del rapporto che intercorre fra l’Autore e i suoi personaggi: da una parte le riflessioni metanarrative dello scrittore in cui il lettore viene coinvolto nel processo di (ri)costruzione di queste vite; dall’altra l’utilizzo dei documenti e le modalità con cui questi si contaminano con l’immaginazione. Particolare attenzione sarà riservata alle immagini e alla tensione che si viene a creare tra l’elemento visivo e quello testuale: le vite dei Reinach non vengono narrate, infatti, solo attraverso l’uso delle parole ma sono anche “viste” dal lettore grazie agli inserti fotografici disseminati continuamente nel testo. Un connubio insolito quello tra realtà e finzione nelle Variazioni perché laddove i materiali d’archivio dominano nel libro, strutturando e orientando la narrazione; l’immaginazione, invece, interviene nel testo con cautela, nel profondo rispetto di queste esistenze che lottano con il proprio trauma «per farsi carico di un’avventura la cui posta più autentica è la memoria» (Arrigo Stara). I personaggi delle Variazioni dunque non sono un prodotto di fantasia ma il risultato di un’attenta ricerca storica da parte di un Autore che, a ragione, si autodefinisce non un creatore bensì «un cercatore di storie» perché queste vite non possono essere inventate ma solo ricostruite.

Vite ricostruite. Le variazioni Reinachdi Filippo Tuena / Gianni, Federica. - In: ZAPRUDER. - ISSN 1723-0020. - (2021).

Vite ricostruite. Le variazioni Reinachdi Filippo Tuena

Federica Gianni
2021

Abstract

Vite ricostruite: il personaggio tragico nelle “Variazioni Reinach di Filippo Tuena” Lo scopo di questo contributo è approfondire le modalità di raffigurazione letteraria della Shoah, prendendo in esame la relazione fra l’Autore e i personaggi nel libro di Filippo Tuena Le Variazioni Reinach (2005). Il romanzo, infatti, rappresenta uno degli esempi di “scrittura del trauma e dell’esperienza”: interrogandosi sulle possibilità della letteratura di raccontare l’indicibilità di Auschwitz, lo scrittore ricostruisce la vicenda storica della famiglia Reinach seguendone il declino dal lusso dei salotti borghesi agli orrori dei campi di sterminio. Per capire come Tuena rappresenta i destini di queste esistenze tragiche nello spazio letterario, ci si soffermerà, in particolare, su due aspetti del rapporto che intercorre fra l’Autore e i suoi personaggi: da una parte le riflessioni metanarrative dello scrittore in cui il lettore viene coinvolto nel processo di (ri)costruzione di queste vite; dall’altra l’utilizzo dei documenti e le modalità con cui questi si contaminano con l’immaginazione. Particolare attenzione sarà riservata alle immagini e alla tensione che si viene a creare tra l’elemento visivo e quello testuale: le vite dei Reinach non vengono narrate, infatti, solo attraverso l’uso delle parole ma sono anche “viste” dal lettore grazie agli inserti fotografici disseminati continuamente nel testo. Un connubio insolito quello tra realtà e finzione nelle Variazioni perché laddove i materiali d’archivio dominano nel libro, strutturando e orientando la narrazione; l’immaginazione, invece, interviene nel testo con cautela, nel profondo rispetto di queste esistenze che lottano con il proprio trauma «per farsi carico di un’avventura la cui posta più autentica è la memoria» (Arrigo Stara). I personaggi delle Variazioni dunque non sono un prodotto di fantasia ma il risultato di un’attenta ricerca storica da parte di un Autore che, a ragione, si autodefinisce non un creatore bensì «un cercatore di storie» perché queste vite non possono essere inventate ma solo ricostruite.
2021
biofiction; letteratura contemporanea; Shoah.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Vite ricostruite. Le variazioni Reinachdi Filippo Tuena / Gianni, Federica. - In: ZAPRUDER. - ISSN 1723-0020. - (2021).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1668217
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