A partire da un affondo sull’opera Manipolazione di Cultura (1971-1976), il contributo analizza le modalità e le declinazioni in cui le superfici monocrome appaiono nel lavoro di Fabio Mauri a partire dal 1970, quando la sua ricerca, incentrata fino a quel momento sulla produzione di “schermi”, si orienta verso il recupero della storia e della memoria collettiva soprattutto del fascismo e del nazismo.
Cosa c’è in un monocromo nero: note sulle superfici monocrome di Fabio Mauri tra anni Settanta e Novanta / Leone, ALICE ISABELLA. - In: SENZA CORNICE. - ISSN 2281-3330. - gennaio-febbraio 2023(2023), pp. 1-8.
Cosa c’è in un monocromo nero: note sulle superfici monocrome di Fabio Mauri tra anni Settanta e Novanta
Alice Isabella Leone
2023
Abstract
A partire da un affondo sull’opera Manipolazione di Cultura (1971-1976), il contributo analizza le modalità e le declinazioni in cui le superfici monocrome appaiono nel lavoro di Fabio Mauri a partire dal 1970, quando la sua ricerca, incentrata fino a quel momento sulla produzione di “schermi”, si orienta verso il recupero della storia e della memoria collettiva soprattutto del fascismo e del nazismo.File allegati a questo prodotto
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Leone_Monocromo_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
220.26 kB
Formato
Adobe PDF
|
220.26 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.