The worldwide dynamics of the last thirty years are outlining opaque scenarios and forcing contemporaries to search for a catharsis whose urgency can no longer be postponed: cultures, econ-omies and ecological balances in their current state are in danger of collapsing at an unprecedented rate. Nevertheless, it is possible to draw from the past references capable of updating consolidated paradigms, rediscovering approaches oriented towards the long term aimed at maintaining the conditions that have allowed progress and well-being for a large part of our species. The millenary prac-tice of transhumance, today relegated to marginal contexts, is one of these: the extensive breeding of livestock, conducted on foot over long distances in search of pastures, is an exemplary adaptation to the scarcity of resources provided by the natural succession of seasons. In contrast, the problems arising from industrialised forms of animal husbandry are highlighted by numerous studies. The re-generation of the vast material and immaterial heritage inherited from transhumance, on the other hand, can provide answers to environmental, ethical and social issues that afflict every continent today: an ante litteram model of sustainability that finds in bioregional planning a concrete prospect of re-actualisation.

Le dinamiche occorse a livello mondiale nell’ultimo trentennio stanno delineando scenari opachi e obbligano i contemporanei alla ricerca di una catarsi la cui urgenza appare non più rimanda-bile: culture, economie ed equilibri ecologici allo stato attuale rischiano di venir meno ad una velocità senza precedenti. Tuttavia è possibile trarre dal passato riferimenti in grado di aggiornare paradigmi consolidati, riscoprendo approcci orientati alla lunga durata finalizzati al mantenimento delle condizioni che hanno permesso progresso e benessere per una consistente parte della nostra specie. La pratica millenaria della transumanza, oggi relegata a contesti marginali, è uno di questi: l’allevamento estensivo del bestiame, condotto a piedi su lunghe distanze alla ricerca di pascoli, è un esemplare adattamento alla scarsità di risorse data dal naturale susseguirsi delle stagioni. Al contrario, i problemi derivanti dalle forme industrializzate di zootecnia sono messi in luce da numerosi studi. La rigenera-zione del vasto patrimonio materiale e immateriale ereditato dalla transumanza invece può fornire risposte alle questioni ambientali, etiche e sociali che oggi affliggono ogni continente: un modello ante litteram di sostenibilità che nella pianificazione bioregionale trova una concreta prospettiva di riattualizzazione.

Transhumance heritage in the bioregional perspective. Il patrimonio della transumanza nella prospettiva bioregionale / Valorani, Carlo; Vigliotti, Marco. - In: SCIENZE DEL TERRITORIO. - ISSN 2284-242X. - 10:2(2022), pp. 89-97. [10.13128/sdt-13793]

Transhumance heritage in the bioregional perspective. Il patrimonio della transumanza nella prospettiva bioregionale.

Carlo Valorani;Marco Vigliotti
2022

Abstract

The worldwide dynamics of the last thirty years are outlining opaque scenarios and forcing contemporaries to search for a catharsis whose urgency can no longer be postponed: cultures, econ-omies and ecological balances in their current state are in danger of collapsing at an unprecedented rate. Nevertheless, it is possible to draw from the past references capable of updating consolidated paradigms, rediscovering approaches oriented towards the long term aimed at maintaining the conditions that have allowed progress and well-being for a large part of our species. The millenary prac-tice of transhumance, today relegated to marginal contexts, is one of these: the extensive breeding of livestock, conducted on foot over long distances in search of pastures, is an exemplary adaptation to the scarcity of resources provided by the natural succession of seasons. In contrast, the problems arising from industrialised forms of animal husbandry are highlighted by numerous studies. The re-generation of the vast material and immaterial heritage inherited from transhumance, on the other hand, can provide answers to environmental, ethical and social issues that afflict every continent today: an ante litteram model of sustainability that finds in bioregional planning a concrete prospect of re-actualisation.
2022
Le dinamiche occorse a livello mondiale nell’ultimo trentennio stanno delineando scenari opachi e obbligano i contemporanei alla ricerca di una catarsi la cui urgenza appare non più rimanda-bile: culture, economie ed equilibri ecologici allo stato attuale rischiano di venir meno ad una velocità senza precedenti. Tuttavia è possibile trarre dal passato riferimenti in grado di aggiornare paradigmi consolidati, riscoprendo approcci orientati alla lunga durata finalizzati al mantenimento delle condizioni che hanno permesso progresso e benessere per una consistente parte della nostra specie. La pratica millenaria della transumanza, oggi relegata a contesti marginali, è uno di questi: l’allevamento estensivo del bestiame, condotto a piedi su lunghe distanze alla ricerca di pascoli, è un esemplare adattamento alla scarsità di risorse data dal naturale susseguirsi delle stagioni. Al contrario, i problemi derivanti dalle forme industrializzate di zootecnia sono messi in luce da numerosi studi. La rigenera-zione del vasto patrimonio materiale e immateriale ereditato dalla transumanza invece può fornire risposte alle questioni ambientali, etiche e sociali che oggi affliggono ogni continente: un modello ante litteram di sostenibilità che nella pianificazione bioregionale trova una concreta prospettiva di riattualizzazione.
green infrastructure; ecosystem services; transhumance; heritage; sustainability
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Transhumance heritage in the bioregional perspective. Il patrimonio della transumanza nella prospettiva bioregionale / Valorani, Carlo; Vigliotti, Marco. - In: SCIENZE DEL TERRITORIO. - ISSN 2284-242X. - 10:2(2022), pp. 89-97. [10.13128/sdt-13793]
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