Nella recente costellazione di monografie in italiano dedicate alla filosofia di Giorgio Agamben si inserisce il libro di Riccardo Panattoni. L’intenzione del saggio, dichiarata già nel primo capitolo (Una nota), non è di offrire una guida ad Agamben: «rimarrà deluso il lettore alla ricerca di un’introduzione al pensiero di Giorgio Agamben o di una monografia impegnata a darne una visione d’insieme, se non addirittura a fornirne una sistematizzazione» (p. 11). Libero da questo compito, l’autore si permette di trascurare i nuclei biopolitici e archeologici della filosofia agambeniana e di esaltare le affinità di Agamben con Gilles Deleuze, Roland Barthes, Jacques Lacan e Maurice Blanchot a scapito di quelle con Martin Heidegger, Walter Benjamin e Carl Schmitt.
Recensione a R. Panattoni, Giorgio Agamben. La vita che prende forma, Feltrinelli, Milano 2018 / Arigone, Leonardo. - In: LESSICO DI ETICA PUBBLICA. - ISSN 2039-2206. - (2019).
Recensione a R. Panattoni, Giorgio Agamben. La vita che prende forma, Feltrinelli, Milano 2018
Leonardo Arigone
2019
Abstract
Nella recente costellazione di monografie in italiano dedicate alla filosofia di Giorgio Agamben si inserisce il libro di Riccardo Panattoni. L’intenzione del saggio, dichiarata già nel primo capitolo (Una nota), non è di offrire una guida ad Agamben: «rimarrà deluso il lettore alla ricerca di un’introduzione al pensiero di Giorgio Agamben o di una monografia impegnata a darne una visione d’insieme, se non addirittura a fornirne una sistematizzazione» (p. 11). Libero da questo compito, l’autore si permette di trascurare i nuclei biopolitici e archeologici della filosofia agambeniana e di esaltare le affinità di Agamben con Gilles Deleuze, Roland Barthes, Jacques Lacan e Maurice Blanchot a scapito di quelle con Martin Heidegger, Walter Benjamin e Carl Schmitt.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.