Rileggere Dewey

Il lavoro intende recensire il volume John Dewey’s Ethical Theory, curato da Roberto Frega e Steven Levine. Tale volume soddisfa due precise istanze: guidare nella lettura e nell’analisi di una delle principali opere di John Dewey, l’Ethics redatta insieme al collega James Tufts nella versione rivista del 1932, offrendo inoltre un ulteriore spunto d’indagine in grado di riportare nel dibattito etico odierno i temi in essa trattati. Grazie al contributo di alcuni tra i più influenti studiosi di Dewey del Nord America e dell’Europa, il volume si presenta dunque come un commentario ibrido dei capitoli di Ethics, composto da tre parti principali. La prima di queste comprende un’introduzione generale all’opera, evidenziando i tratti sostanziali dell’evoluzione del pensiero di Dewey, prendendo come estremi le due edizioni dell’etica nel 1908 e appunto 1932. La seconda parte affronta in maniera quasi speculare i capitoli centrali dell’Ethics, quelli effettivamente scritti da Dewey, e intende chiarire le modalità in cui egli concepisce la teoria morale nel suo complesso. In questa parte di testo Dewey mostra come l’etica non debba considerarsi né in una condizione di assoluto distacco dalla vita morale, aprendo in questo modo la strada a un dualismo di sfere, né in una dimensione completamente unitaria che tenda a identificarle. La terza e ultima parte del volume ha invece come obiettivo quello di sviluppare in maniera più approfondita alcuni tra i temi più pregnanti che emergono dalla trattazione dell’intera opera mettendo a confronto più capitoli assieme ed evidenziandone sviluppi e questioni lasciate aperte.