The design activity of Virgilio Marchi (1895-1960) – architect, set designer, painter, art critic and exponent of the second Futurism – was only partially explored. The majority of the studies focus especially on his sets and there are fewer writings on his architectural interventions. The essay analyzes the projects for the adaptation of the Baths of Septimius Severus (II century), for the Teatro degli Indipendenti in the cellars of Palazzo Tittoni (1921) and for the reconfiguration of the college-residence of San Lorenzo de’ Speziali in Miranda, in the remains of the Temple of Antonino and Faustina (141-161) in the Roman Forum (1927-1932), all in order to define Marchi’s role in the Roman historical-cultural context of the first decades of the twentieth century. The research aims to clarify the architect's way of dealing with the heritage of antiquity, in the context of the debate for the drafting of the Rome Town Plan of 1931 and for the opening of Via del Teatro di Marcello (1928-1940) and via dei Fori Imperiali (1932-1934). The contribution highlights that Virgilio Marchi converts the second-century thermal plant into the theater complex of the Indipendenti, but he does not modify the Roman pre-existence and uses its typological-functional characteristics, structure and materials to experiment with 'futurist' design solutions. In the college of San Lorenzo in Miranda, however, the architect adheres to the historicized urban reality of Rome’s central area, preserves the vestiges of the Temple of Antonino and Faustina, but alters the building and the church of Orazio Torriani (1613-1629) and creates a 'neutral' architectural work, devoid of significant figurative qualities.

L’attività progettuale di Virgilio Marchi (1895-1960), architetto, scenografo, pittore, critico d’arte ed esponente del secondo Futurismo, è stata in parte approfondita. Gli studi si concentrano, soprattutto, sulle sue scenografie e sono pochi gli scritti sugli interventi architettonici. Per definire il ruolo di Marchi nel contesto storico-culturale romano nei primi decenni del XX secolo, il saggio analizza i progetti per l’adeguamento delle Terme di Settimio Severo (II secolo) per il teatro degli Indipendenti, nelle cantine di palazzo Tittoni (1921) e per la riconfigurazione del collegio-residenza di San Lorenzo de’ Speziali in Miranda, nei resti del Tempio di Antonino e Faustina (141-161) nel Foro Romano (1927-1932). La ricerca si pone l’obiettivo di chiarire la modalità dell’architetto di confrontarsi con il patrimonio dell’antichità, nell’ambito del dibattito per la redazione del Piano Regolatore di Roma del 1931 e per l’apertura di via del Teatro di Marcello (1928-1940) e di via dei Fori Imperiali (1932-1934). Il contributo evidenzia che Virgilio Marchi trasforma l’impianto termale del II secolo nel complesso del teatrale degli Indipendenti, ma egli non modifica la preesistenza romana e ne utilizza i caratteri tipologico-funzionali, la struttura e i materiali per sperimentare delle soluzioni progettuali ‘futuriste’. Nel collegio di San Lorenzo in Miranda, invece, l’architetto si conforma alla realtà urbana storicizzata dell’area centrale di Roma, conserva le vestigia del Tempio di Antonino e Faustina, ma altera l’edificio e la chiesa di Orazio Torriani (1613-1629) e realizza un’opera architettonica ‘neutra’, priva di significative qualità figurative.

Due architetture romane di Virgilio Marchi in rapporto con l'antico / DAL MAS, Roberta Maria. - Volume unico:(2023), pp. 311-322. (Intervento presentato al convegno Forme dell'Abitare a Roma. Echi dell'antico nell'architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).

Due architetture romane di Virgilio Marchi in rapporto con l'antico

Dal Mas Roberta Maria
Primo
2023

Abstract

The design activity of Virgilio Marchi (1895-1960) – architect, set designer, painter, art critic and exponent of the second Futurism – was only partially explored. The majority of the studies focus especially on his sets and there are fewer writings on his architectural interventions. The essay analyzes the projects for the adaptation of the Baths of Septimius Severus (II century), for the Teatro degli Indipendenti in the cellars of Palazzo Tittoni (1921) and for the reconfiguration of the college-residence of San Lorenzo de’ Speziali in Miranda, in the remains of the Temple of Antonino and Faustina (141-161) in the Roman Forum (1927-1932), all in order to define Marchi’s role in the Roman historical-cultural context of the first decades of the twentieth century. The research aims to clarify the architect's way of dealing with the heritage of antiquity, in the context of the debate for the drafting of the Rome Town Plan of 1931 and for the opening of Via del Teatro di Marcello (1928-1940) and via dei Fori Imperiali (1932-1934). The contribution highlights that Virgilio Marchi converts the second-century thermal plant into the theater complex of the Indipendenti, but he does not modify the Roman pre-existence and uses its typological-functional characteristics, structure and materials to experiment with 'futurist' design solutions. In the college of San Lorenzo in Miranda, however, the architect adheres to the historicized urban reality of Rome’s central area, preserves the vestiges of the Temple of Antonino and Faustina, but alters the building and the church of Orazio Torriani (1613-1629) and creates a 'neutral' architectural work, devoid of significant figurative qualities.
2023
Forme dell'Abitare a Roma. Echi dell'antico nell'architettura del primo Novecento
L’attività progettuale di Virgilio Marchi (1895-1960), architetto, scenografo, pittore, critico d’arte ed esponente del secondo Futurismo, è stata in parte approfondita. Gli studi si concentrano, soprattutto, sulle sue scenografie e sono pochi gli scritti sugli interventi architettonici. Per definire il ruolo di Marchi nel contesto storico-culturale romano nei primi decenni del XX secolo, il saggio analizza i progetti per l’adeguamento delle Terme di Settimio Severo (II secolo) per il teatro degli Indipendenti, nelle cantine di palazzo Tittoni (1921) e per la riconfigurazione del collegio-residenza di San Lorenzo de’ Speziali in Miranda, nei resti del Tempio di Antonino e Faustina (141-161) nel Foro Romano (1927-1932). La ricerca si pone l’obiettivo di chiarire la modalità dell’architetto di confrontarsi con il patrimonio dell’antichità, nell’ambito del dibattito per la redazione del Piano Regolatore di Roma del 1931 e per l’apertura di via del Teatro di Marcello (1928-1940) e di via dei Fori Imperiali (1932-1934). Il contributo evidenzia che Virgilio Marchi trasforma l’impianto termale del II secolo nel complesso del teatrale degli Indipendenti, ma egli non modifica la preesistenza romana e ne utilizza i caratteri tipologico-funzionali, la struttura e i materiali per sperimentare delle soluzioni progettuali ‘futuriste’. Nel collegio di San Lorenzo in Miranda, invece, l’architetto si conforma alla realtà urbana storicizzata dell’area centrale di Roma, conserva le vestigia del Tempio di Antonino e Faustina, ma altera l’edificio e la chiesa di Orazio Torriani (1613-1629) e realizza un’opera architettonica ‘neutra’, priva di significative qualità figurative.
Virgilio Marchi; architettura; antico; Novecento; teatro degli Indipendenti; San Lorenzo in Miranda
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Due architetture romane di Virgilio Marchi in rapporto con l'antico / DAL MAS, Roberta Maria. - Volume unico:(2023), pp. 311-322. (Intervento presentato al convegno Forme dell'Abitare a Roma. Echi dell'antico nell'architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).
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