Le donne transessuali in Iran. Violenza istituzionale e sociale

Nel presente scritto si tratterà della violenza istituzionale e sociale perpetrata ai danni delle donne transessuali in Iran. Si introdurrà l’argomento prendendo le mosse dall’occasione che ha portato alla formulazione della fatwà pronunciata dall’ayatollāh Khomeini, la quale legalizza e legittima le operazioni chirurgiche rivolte alla conferma chirurgica del genere, evidenziando come questo provvedimento sia sostanzialmente indirizzato, più che a un’accettazione dell’identità transessuale, all’eliminazione e alla riconduzione verso un contesto di eteronormatività dell’elemento dissonante rispetto alla visione binaria di genere, supportata dalla religione, la quale suddivide rigidamente il mondo e la società in maschi e femmine. Si illustreranno di seguito le contraddizioni legate al riconoscimento legale delle donne transessuali, citando le forme in cui si manifesta la violenza, sia ad opera di attori istituzionali sia privati. Nel presente scritto si tratterà della violenza istituzionale e sociale perpetrata ai danni delle donne transessuali in Iran. Si introdurrà l’argomento prendendo le mosse dall’occasione che ha portato alla formulazione della fatwà pronunciata dall’ayatollāh Khomeini, la quale legalizza e legittima le operazioni chirurgiche rivolte alla conferma chirurgica del genere, evidenziando come questo provvedimento sia sostanzialmente indirizzato, più che a un’accettazione dell’identità transessuale, all’eliminazione e alla riconduzione verso un contesto di eteronormatività dell’elemento dissonante rispetto alla visione binaria di genere, supportata dalla religione, la quale suddivide rigidamente il mondo e la società in maschi e femmine. Si illustreranno di seguito le contraddizioni legate al riconoscimento legale delle donne transessuali, citando le forme in cui si manifesta la violenza, sia ad opera di attori istituzionali sia privati.