Fin dalle prime indagini sul patrimonio edilizio storico danneggiato ad Amatrice e dintorni dai sismi del 2016 e 2017 sono emerse diverse criticità come, ad esempio, problemi legati alla scarsa qualità costruttiva degli edifici storici e alle pessime condizioni conservative delle malte nei nuclei murari e negli allettamenti. Le malte si sono mostrate decoese, anche a ragione di una loro rilevante componente terrosa. Alle loro caratteristiche prestazionali è stata perlopiù imputata la ragione dei danni agli edifici. Questo ha sinora favorito la scelta di soluzioni demolitive piuttosto che conservative nei confronti del tessuto edilizio diffuso non vincolato. L’indagine scientifica qui riassunta ha approfondito lo studio delle malte, a fini conoscitivi, per determinare esattamente la natura e i sistemi di lavorazione e, a fini interpretativi, per comprendere la tradizione costruttiva locale in relazione alle risorse disponibili nel territorio. Partendo quindi da problematiche riguardanti la gestione dell’emergenza sismica, sono state combinate in un’ottica multidisciplinare l’analisi a vista delle murature, l’indagine diagnostica sulle malte e la lettura storica e geologica del territorio, per ottenere dati utili alla conoscenza storico-architettonica dei centri colpiti, preliminare alle azioni di restauro o ricostruzione. Nello specifico l’indagine diagnostica sulle malte si è avvalsa principalmente di tre tecniche: microscopia ottica, analisi mineralogica in diffrazione dei raggi X e microscopia elettronica.

Malte in terra di Amatrice. Studio diagnostico per una conoscenza delle tradizioni costruttive nel cratere dei sismi del 2016 e 2017 a supporto del restauro e della ricostruzione / Porrovecchio, Chiara. - In: KERMES. - ISSN 1122-3197. - 121:(2021), pp. 11-16.

Malte in terra di Amatrice. Studio diagnostico per una conoscenza delle tradizioni costruttive nel cratere dei sismi del 2016 e 2017 a supporto del restauro e della ricostruzione

Chiara Porrovecchio
2021

Abstract

Fin dalle prime indagini sul patrimonio edilizio storico danneggiato ad Amatrice e dintorni dai sismi del 2016 e 2017 sono emerse diverse criticità come, ad esempio, problemi legati alla scarsa qualità costruttiva degli edifici storici e alle pessime condizioni conservative delle malte nei nuclei murari e negli allettamenti. Le malte si sono mostrate decoese, anche a ragione di una loro rilevante componente terrosa. Alle loro caratteristiche prestazionali è stata perlopiù imputata la ragione dei danni agli edifici. Questo ha sinora favorito la scelta di soluzioni demolitive piuttosto che conservative nei confronti del tessuto edilizio diffuso non vincolato. L’indagine scientifica qui riassunta ha approfondito lo studio delle malte, a fini conoscitivi, per determinare esattamente la natura e i sistemi di lavorazione e, a fini interpretativi, per comprendere la tradizione costruttiva locale in relazione alle risorse disponibili nel territorio. Partendo quindi da problematiche riguardanti la gestione dell’emergenza sismica, sono state combinate in un’ottica multidisciplinare l’analisi a vista delle murature, l’indagine diagnostica sulle malte e la lettura storica e geologica del territorio, per ottenere dati utili alla conoscenza storico-architettonica dei centri colpiti, preliminare alle azioni di restauro o ricostruzione. Nello specifico l’indagine diagnostica sulle malte si è avvalsa principalmente di tre tecniche: microscopia ottica, analisi mineralogica in diffrazione dei raggi X e microscopia elettronica.
2021
Earthquake, Amatrice, restauration-conservation, mortar characterization
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Malte in terra di Amatrice. Studio diagnostico per una conoscenza delle tradizioni costruttive nel cratere dei sismi del 2016 e 2017 a supporto del restauro e della ricostruzione / Porrovecchio, Chiara. - In: KERMES. - ISSN 1122-3197. - 121:(2021), pp. 11-16.
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Note: Malte in terra di Amatrice. Studio diagnostico per una conoscenza delle tradizioni costruttive nel cratere dei sismi del 2016 e 2017 a supporto del restauro e della ricostruzione; in Kermes, Restauro, Conservazione e Tutela del Patrimonio Culturale, anno XXXIV, n°121, 2021; pp.11-16
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