I due volti del falso ricordo: tra distorsioni adattive e confabulazioni, alcune implicazioni per la testimonianza

Memory is one of the most studied cognitive functions within Psychology. Memory is related to all cognitive functions, and all cognitive functions depend on memory contents in some way. However, human memory appears as an inaccurate error-prone system, with contents that can be variously false. The purpose of the present target article is to review studies investigating false memory, examining cases in which false memories occur under normal conditions vs. being due to physical, functional or psychological abnormalities, and try to disentangle these two phenomena. Normal false memories and confabulations will be framed within a broader perspective that takes into account memory adaptive functions, considering its limits as byproducts of the flexibility of cognitive processes. Finally, practical consequences of this perspective will be discussed, specifically focusing on juridical contexts and eyewitness testimony in court cases.

Ogni parte della nostra vita ha a che fare con la memoria e la memoria è presente a più livelli all’interno di qualunque funzionalità, dal linguaggio alla cognizione spaziale, dal ragionamento alla percezione. Se apriamo l’ApA dictionary of psychology, alla voce memoria troviamo la seguente definizione:«the ability to retain information or a representation of past experience, based on the mental processes of learning or encoding»(vandenBos, 2015, p. 636). La definizione è all’apparenza piuttosto ovvia: la memoria è la capacità di ricordare o informazioni o esperienze passate, ed è basata sulla possibilità di recuperare quanto è stato codificato. La possibilità di recuperare informazioni precedentemente immagazzinate è la caratteristica principale del sistema. da questa definizione possiamo inferire un altro punto, più spendibile sul piano pratico: quante più informazioni vengono ricordate e quanto più sono accurate …