Donne scomode. Voci femminili dagli istituti psichiatrici

Questo contributo presenta un’esplorazione delle forme di violenza di genere istituzionalizzate all’interno degli istituti psichiatrici italiani, attraverso un’antropologia delle scritture personali di donne de- finite “pazze” e per questo internate in tali istituti. A partire dalla deco- struzione e ricostruzione del concetto stesso di pazzia e ricordandone quindi la sua determinazione storica e culturale, il testo si muove tra le lettere di queste persone, mostrando attraverso di esse la violenza siste- mica, di classe e di genere, insita dentro alla strutturazione stessa dei nosocomi, ma anche le possibilità di ridefinizione del sé che le pratiche di scrittura offrivano alle internate, altrimenti afone e vittime di uno sguardo scientifico-positivista fortemente genderizzato.