La secolarizzazione al bivio. Politica e filosofia nell'ermeneutica della modernità di Augusto Del Noce

L’interpretazione della modernità offerta da Augusto Del Noce è rilevante per la sua complessità e originalità. Ciò deriva dall’avere interpretato il fenomeno della secolarizzazione coi suoi differenti significati, legati sia all’idea di rivoluzione, sia a quella di società opulenta, come non necessariamente unito al destino immanentistico della modernità. Questa, infatti, venuta meno la sua promessa rivoluzionaria di emancipazione dai difetti del passato e della tradizione, non ha però nell’immanentismo il suo solo esito inevitabile; poiché è possibile, sulla scorta del retaggio ellenico-cristiano, riprendere la via di una possibilità di realizzazione nel presente dei temi della filosofia della storia cattolica. Tali prospettive, secondo Del Noce, sono legate ad un ontologismo risorgimentale che da Cartesio a Rosmini riafferma, invece, l’idea di infinito come il fondamento della tesi della dignità umana, la quale non sta ai comandi di nessun potere terreno e contesta il dispotismo dei totalitarismi in nome della persona umana e dei suoi diritti naturali.