The ratification of the Convention on the Rights of Persons with Disabilities requires a review of the legal instruments put in place to defend vulnerable people. The ability to act falls into the category of inviolable human rights ”, the limitation of which must be recalibrated on the basis of a new consideration of the “support ”, voluntary or de facto, which must be guaranteed to the disabled person. The use of support administration, despite being the most flexible tool to the concrete needs provided for by our legal system, does not seem to be more adequate to guarantee the best interest of the person. The balance between the principles of solidarity and subsidiarity and art. 12 of the Convention require considering the transition from a system based on “substitute support” aimed at pursuing the “best interest” of the incapable person, to a system based on “collaborative support”, aimed at pursuing the “preferred interest” of the disabled person. In this way it is possible to give a response that is more in keeping with the lifestyle of the community and the values that characterize it.

La ratifica della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità impone una rivisitazione degli strumenti legali posti a difesa dei soggetti deboli. La capacità di compiere atti giuridici rientra nella categoria dei “diritti umani inviolabili”, la cui limitazione va ricalibrata in base a una nuova considerazione del “sostegno”, volontario o di fatto, che va garantito alla persona disabile. L’utilizzo dell’amministrazione di sostegno, nonostante sia lo strumento più duttile alle concrete esigenze previsto dal nostro ordinamento, non sembra essere più adeguato a garantire il best interest della persona. Il bilanciamento tra i princìpi di solidarietà e sussidiarietà e l’art. 12 della Convenzione impongono di considerare il passaggio da un sistema fondato sul “sostegno sostitutivo” diretto a perseguire il “migliore interesse” della persona incapace, a un sistema fondato su di un “sostegno collaborativo”, diretto a perseguire l’ “interesse preferito” della persona disabile. In questo modo è possibile dare una risposta maggiormente aderente allo stile di vita della società e ai valori che la informano.

L'amministrazione di sostegno e l'interesse "preferito" della persona con disabilità / DI MAURO, ETTORE WILLIAM. - In: ACTUALIDAD JURÍDICA IBEROAMERICANA. - ISSN 2386-4567. - 17 bis(2022), pp. 1824-1859.

L'amministrazione di sostegno e l'interesse "preferito" della persona con disabilità

Ettore William Di Mauro
2022

Abstract

The ratification of the Convention on the Rights of Persons with Disabilities requires a review of the legal instruments put in place to defend vulnerable people. The ability to act falls into the category of inviolable human rights ”, the limitation of which must be recalibrated on the basis of a new consideration of the “support ”, voluntary or de facto, which must be guaranteed to the disabled person. The use of support administration, despite being the most flexible tool to the concrete needs provided for by our legal system, does not seem to be more adequate to guarantee the best interest of the person. The balance between the principles of solidarity and subsidiarity and art. 12 of the Convention require considering the transition from a system based on “substitute support” aimed at pursuing the “best interest” of the incapable person, to a system based on “collaborative support”, aimed at pursuing the “preferred interest” of the disabled person. In this way it is possible to give a response that is more in keeping with the lifestyle of the community and the values that characterize it.
2022
La ratifica della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità impone una rivisitazione degli strumenti legali posti a difesa dei soggetti deboli. La capacità di compiere atti giuridici rientra nella categoria dei “diritti umani inviolabili”, la cui limitazione va ricalibrata in base a una nuova considerazione del “sostegno”, volontario o di fatto, che va garantito alla persona disabile. L’utilizzo dell’amministrazione di sostegno, nonostante sia lo strumento più duttile alle concrete esigenze previsto dal nostro ordinamento, non sembra essere più adeguato a garantire il best interest della persona. Il bilanciamento tra i princìpi di solidarietà e sussidiarietà e l’art. 12 della Convenzione impongono di considerare il passaggio da un sistema fondato sul “sostegno sostitutivo” diretto a perseguire il “migliore interesse” della persona incapace, a un sistema fondato su di un “sostegno collaborativo”, diretto a perseguire l’ “interesse preferito” della persona disabile. In questo modo è possibile dare una risposta maggiormente aderente allo stile di vita della società e ai valori che la informano.
Persona; disabilità; interesse; sostegno; amministrazione di sostegno; convenzione; diritti umani.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
L'amministrazione di sostegno e l'interesse "preferito" della persona con disabilità / DI MAURO, ETTORE WILLIAM. - In: ACTUALIDAD JURÍDICA IBEROAMERICANA. - ISSN 2386-4567. - 17 bis(2022), pp. 1824-1859.
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