All’indomani della capitolazione di Mussolini, la popolazione sarda si trovò in una condizione di totale isolamento rispetto al resto d’Italia, impossibilitata a mantenere comunicazioni stabili con la penisola e costretta a provvedere autonomamente al proprio sostentamento; un ritardo che caratterizzò anche la ricostituzione delle forze politiche a livello locale. Nello specifico, le difficoltà incontrate in Sardegna dal Partito comunista italiano erano riconducibili allo scarso radicamento sul territorio e alle forti divisioni interne. Contrasti che avrebbero rallentato l’elaborazione di una linea politica coerente con le nuove direttive togliattiane della «svolta di Salerno». In un contesto simile, Velio Spano e Renzo Laconi – dirigenti comunisti di due generazioni diverse, formatisi in contesti differenti e a tratti opposti – incarnarono piú di tutti lo spirito del «partito nuovo» voluto da Togliatti, emergendo per maturità politica e originalità. Nonostante i contrasti intercorsi, i due dirigenti furono figure guida nella ricostruzione del Pci in Sardegna, sostenitori dell’autonomia regionale e anime della lunga battaglia per l’approvazione del Piano di rinascita che avrebbe dovuto risollevare le sorti economiche e sociali dell’isola.
Autonomia e rinascita. Velio Spano e Renzo Laconi nella Sardegna del secondo dopoguerra / Mattei, Sebastian. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - 2(2018), pp. 493-523.
Autonomia e rinascita. Velio Spano e Renzo Laconi nella Sardegna del secondo dopoguerra
Sebastian Mattei
2018
Abstract
All’indomani della capitolazione di Mussolini, la popolazione sarda si trovò in una condizione di totale isolamento rispetto al resto d’Italia, impossibilitata a mantenere comunicazioni stabili con la penisola e costretta a provvedere autonomamente al proprio sostentamento; un ritardo che caratterizzò anche la ricostituzione delle forze politiche a livello locale. Nello specifico, le difficoltà incontrate in Sardegna dal Partito comunista italiano erano riconducibili allo scarso radicamento sul territorio e alle forti divisioni interne. Contrasti che avrebbero rallentato l’elaborazione di una linea politica coerente con le nuove direttive togliattiane della «svolta di Salerno». In un contesto simile, Velio Spano e Renzo Laconi – dirigenti comunisti di due generazioni diverse, formatisi in contesti differenti e a tratti opposti – incarnarono piú di tutti lo spirito del «partito nuovo» voluto da Togliatti, emergendo per maturità politica e originalità. Nonostante i contrasti intercorsi, i due dirigenti furono figure guida nella ricostruzione del Pci in Sardegna, sostenitori dell’autonomia regionale e anime della lunga battaglia per l’approvazione del Piano di rinascita che avrebbe dovuto risollevare le sorti economiche e sociali dell’isola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.