Le Rime di Boccaccio ci sono giunte attraverso trascrizioni frammentarie, in gran parte non anteriori al XVI secolo. In tali condizioni, l’analisi intertestuale si presenta come il più affidabile strumento di misurazione dell’effettiva presenza dei testi nella cultura poetica delle generazioni successive. Dopo una rassegna di inconfondibili locuzioni liriche boccacciane fatte proprie dai rimatori del XIV e XV secolo, il contributo propone una più approfondita verifica attraverso l’analisi di un componimento privo di testimoni pre-cinquecenteschi, il sonetto LVI: ne emerge l’originale rielaborazione di temi e modelli (classici e medievali) compiuta dall’autore, ma anche la rilevante fortuna tre-quattrocentesca del testo, oggetto di sottile riuso da parte di non pochi rimatori dell’epoca
Per la fortuna del Boccaccio lirico: modelli e imitatori del sonetto LVI / Pantani, Italo. - In: PAROLE RUBATE. - ISSN 2039-0114. - 26:(2022), pp. 207-228.
Per la fortuna del Boccaccio lirico: modelli e imitatori del sonetto LVI
Italo Pantani
2022
Abstract
Le Rime di Boccaccio ci sono giunte attraverso trascrizioni frammentarie, in gran parte non anteriori al XVI secolo. In tali condizioni, l’analisi intertestuale si presenta come il più affidabile strumento di misurazione dell’effettiva presenza dei testi nella cultura poetica delle generazioni successive. Dopo una rassegna di inconfondibili locuzioni liriche boccacciane fatte proprie dai rimatori del XIV e XV secolo, il contributo propone una più approfondita verifica attraverso l’analisi di un componimento privo di testimoni pre-cinquecenteschi, il sonetto LVI: ne emerge l’originale rielaborazione di temi e modelli (classici e medievali) compiuta dall’autore, ma anche la rilevante fortuna tre-quattrocentesca del testo, oggetto di sottile riuso da parte di non pochi rimatori dell’epocaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.