Con i Piani di Modena e di Imola, provenienti dall’archivio Morelli, la mostra pone l’attenzione su quella stagione riformatrice che, all’inizio degli anni Sessanta, fu allo stesso tempo causa ed effetto del mutato atteggiamento delle amministrazioni pubbliche dei comuni dell’Emilia-Romagna verso i problemi della pianificazione. Un progetto di trasformazione politica, economica e sociale che ribadiva la necessità di promuovere riforme strutturali come mezzo per realizzare alcuni obiettivi fondamentali all’interno di un sistema capitalistico. Partecipe di questo progetto, l’urbanistica riformista, si sviluppa dopo la mancata riforma Sullo che tanto sostegno aveva avuto sia in ambito culturale che politico proprio perché, quella sconfitta, determinò un rinnovato interesse e lo stimolo per approfondire alcuni temi quali la rendita urbana ed il regime immobiliare oligopolistico che divennero anche i simboli di una battaglia politica e culturale. La spinta innovativa del riformismo avviata con i Piani di Modena, di Reggio Emilia, di Parma, di Imola, di Bologna, costituisce, oggi, quell’ humus urbanistico indispensabile per l’innesco di concrete ed efficaci politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio storico-ambientale, di rigenerazione urbana e territoriale su base culturale.
Innovazione e riformismo. I Piani di Modena e di Imola / Crupi, Francesco. - In: ANANKE. - ISSN 1129-8219. - (2022), pp. 1-2.
Innovazione e riformismo. I Piani di Modena e di Imola
francesco Crupi
2022
Abstract
Con i Piani di Modena e di Imola, provenienti dall’archivio Morelli, la mostra pone l’attenzione su quella stagione riformatrice che, all’inizio degli anni Sessanta, fu allo stesso tempo causa ed effetto del mutato atteggiamento delle amministrazioni pubbliche dei comuni dell’Emilia-Romagna verso i problemi della pianificazione. Un progetto di trasformazione politica, economica e sociale che ribadiva la necessità di promuovere riforme strutturali come mezzo per realizzare alcuni obiettivi fondamentali all’interno di un sistema capitalistico. Partecipe di questo progetto, l’urbanistica riformista, si sviluppa dopo la mancata riforma Sullo che tanto sostegno aveva avuto sia in ambito culturale che politico proprio perché, quella sconfitta, determinò un rinnovato interesse e lo stimolo per approfondire alcuni temi quali la rendita urbana ed il regime immobiliare oligopolistico che divennero anche i simboli di una battaglia politica e culturale. La spinta innovativa del riformismo avviata con i Piani di Modena, di Reggio Emilia, di Parma, di Imola, di Bologna, costituisce, oggi, quell’ humus urbanistico indispensabile per l’innesco di concrete ed efficaci politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio storico-ambientale, di rigenerazione urbana e territoriale su base culturale.File | Dimensione | Formato | |
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