I Turchi della Tracia tra la Fine della Prima Guerra Mondiale e la Pace di Sèvres

At the end of WWI the Turks of Thrace desired unity and independence, preferably in the framework of a broader Muslim-Ottoman state. This expectation clashed with Lloyd George’s and Venizelos’ plans, and also with the strategic designs of Mustafa Kemal, who was not interested in the reconquest of Western Thrace. Moreover, Kemal expected the Turkish civil and military authorities of Eastern Thrace would put up a powerful and effective resistance to Greek occupation, whereas the resistance was quite feeble. As a consequence, in the official annals of republican Turkey the events in Thrace between 1918 and 1920 have remained an embarrassing grey area.

Questo articolo analizza la situazione in cui si trovarono, alla fine della prima guerra mondiale, i turchi della Tracia. Solo dal 1913 essi erano separati politicamente, erano in maggioranza sia nella parte che nel 1913 era stata data alla Bulgaria sia in quella che era rimasta all'Impero Ottomano, desideravano essere uniti tra loro e possibilmente uniti a un purchessia Stato turco, riuscendo a costituire contro i greci una sostanziale unità d'azione con i bulgari. Le loro aspirazioni però collidevano completamente non solo con la volontà di Lloyd George, che era di far arrivare lo Stato greco come minimo fino ai paraggi di Costantinopoli, ma anche, come lentamente e faticosamente compresero, con quella di Mustafa Kemal, a cui interessava solo la Tracia orientale come antemurale di Istanbul e che invece riteneva inopportuno, sia politicamente sia militarmente, includere nel nuovo Stato turco la Tracia occidentale. Inoltre i turchi della Tracia non attuarono contro l'occupazione greca quella vigorosa resistenza che il condottiero turco desiderava. Tutto ciò nella storiografia e nella cultura della Turchia repubblicana è stato fonte di grande imbarazzo.