Nell’estremo tentativo di vanificare la tenuta economica e finanziaria di Mosca, aleggia tuttavia la possibilità che l’impiego di strumenti di guerra economica da parte dell’Occidente possa non dare i risultati attesi: se il presidente Vladimir Putin, per effetto di un’intensa attività di accumulazione di riserve auree e di valuta estera per un valore di oltre 600 miliardi di dollari a partire dal 2014, non sembra temere l’arma sanzionatoria, rimane comunque aperta la possibilità che la Russia faccia ricorso alle valute digitali per alleviare l’impatto delle sanzioni internazionali e condurre in maniera indisturbata le proprie attività economiche nei mercati globali. A tal proposito, poco dopo l'avvio della cosiddetta «operazione speciale» lanciata dal Cremlino, il New York Times ha ipotizzato che la Russia possa bypassare i punti di controllo da cui dipendono i governi (principalmente trasferimenti di denaro attraverso le banche) per bloccare le operazioni finanziarie in virtù dell’intrinseca natura decentralizzata delle criptovalute, mezzi di scambio digitale fondati sui principi della crittografia e indipendenti dalla presenza di un’istituzione finanziaria che funga da intermediaria nelle transazioni.
Siamo già nell'era della cryptowar? Quale ruolo per le valute cripto e digitali / Chabert, Valentina. - In: SCENARI INTERNAZIONALI. - ISSN 2384-9991. - 23/2022:(2022), pp. 26-31.
Siamo già nell'era della cryptowar? Quale ruolo per le valute cripto e digitali
Valentina Chabert
2022
Abstract
Nell’estremo tentativo di vanificare la tenuta economica e finanziaria di Mosca, aleggia tuttavia la possibilità che l’impiego di strumenti di guerra economica da parte dell’Occidente possa non dare i risultati attesi: se il presidente Vladimir Putin, per effetto di un’intensa attività di accumulazione di riserve auree e di valuta estera per un valore di oltre 600 miliardi di dollari a partire dal 2014, non sembra temere l’arma sanzionatoria, rimane comunque aperta la possibilità che la Russia faccia ricorso alle valute digitali per alleviare l’impatto delle sanzioni internazionali e condurre in maniera indisturbata le proprie attività economiche nei mercati globali. A tal proposito, poco dopo l'avvio della cosiddetta «operazione speciale» lanciata dal Cremlino, il New York Times ha ipotizzato che la Russia possa bypassare i punti di controllo da cui dipendono i governi (principalmente trasferimenti di denaro attraverso le banche) per bloccare le operazioni finanziarie in virtù dell’intrinseca natura decentralizzata delle criptovalute, mezzi di scambio digitale fondati sui principi della crittografia e indipendenti dalla presenza di un’istituzione finanziaria che funga da intermediaria nelle transazioni.File | Dimensione | Formato | |
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