Il diritto spaziale è in continuo sviluppo perché in continua evoluzione sono il sapere umano e la società nella quale viviamo. Le nuove sfide che il mondo spaziale pone, dall’esplorazione alle applicazioni spaziali, aprono numerosi interrogativi per i quali vanno cercate soluzioni creative, innovative e all’altezza delle nuove esigenze. La registrazione degli oggetti spaziali costituisce un aspetto fondamentale per regolare le attività spaziali, per garantirne trasparenza e sicurezza, per dare certezza al diritto e ai rapporti giuridici. La sua disciplina a livello internazionale si muove su più piani. Da una parte, un regime di registrazione su base volontaria attraverso il c.d. “Resolution Register”; dall’altra, le modalità e procedure stabilite dalla Registration Convention per gli Stati, attualmente 67, che vi hanno aderito o che l’hanno ratificata. A corredo, una miriade di norme giuridiche non vincolanti che forniscono linee guida, indirizzi, standard e buone pratiche. L’elaborato mira ad approfondire il quadro giuridico di riferimento e ne analizza, con spirito critico, la portata ed efficacia, anche a fronte di un’applicazione spesso carente delle sue regole. Da un lato, dunque, entrando nel dettaglio delle procedure di immatricolazione, se ne analizzano problemi, complessità e punti di forza. Dall’altro, si pone l’accento su lacune normative, adattabilità e problemi di raccordo tra la disciplina esistente ed una nuova e diversa realtà del mondo spaziale e non rispetto al secolo scorso. All’immatricolazione degli oggetti spaziali si legano, infatti, una serie di questioni giuridiche, non secondarie, riguardanti profili diversi del diritto. Tra questi, per esempio, il problema della dissociazione tra Stato di lancio e di registro che nasce dai cambiamenti economici e sociali del mondo attuale. Infine, ad accompagnare l’intero elaborato, una riflessione sull’importanza degli strumenti giuridici non vincolanti nell’influenzare ed agevolare il processo evolutivo delle discipline giuridiche.
La registrazione degli oggetti spaziali / Prest, MARIA VITTORIA. - In: LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE. - ISSN 0010-5066. - Quaderni 21(2021), pp. 99-117.
La registrazione degli oggetti spaziali
Maria Vittoria Prest
2021
Abstract
Il diritto spaziale è in continuo sviluppo perché in continua evoluzione sono il sapere umano e la società nella quale viviamo. Le nuove sfide che il mondo spaziale pone, dall’esplorazione alle applicazioni spaziali, aprono numerosi interrogativi per i quali vanno cercate soluzioni creative, innovative e all’altezza delle nuove esigenze. La registrazione degli oggetti spaziali costituisce un aspetto fondamentale per regolare le attività spaziali, per garantirne trasparenza e sicurezza, per dare certezza al diritto e ai rapporti giuridici. La sua disciplina a livello internazionale si muove su più piani. Da una parte, un regime di registrazione su base volontaria attraverso il c.d. “Resolution Register”; dall’altra, le modalità e procedure stabilite dalla Registration Convention per gli Stati, attualmente 67, che vi hanno aderito o che l’hanno ratificata. A corredo, una miriade di norme giuridiche non vincolanti che forniscono linee guida, indirizzi, standard e buone pratiche. L’elaborato mira ad approfondire il quadro giuridico di riferimento e ne analizza, con spirito critico, la portata ed efficacia, anche a fronte di un’applicazione spesso carente delle sue regole. Da un lato, dunque, entrando nel dettaglio delle procedure di immatricolazione, se ne analizzano problemi, complessità e punti di forza. Dall’altro, si pone l’accento su lacune normative, adattabilità e problemi di raccordo tra la disciplina esistente ed una nuova e diversa realtà del mondo spaziale e non rispetto al secolo scorso. All’immatricolazione degli oggetti spaziali si legano, infatti, una serie di questioni giuridiche, non secondarie, riguardanti profili diversi del diritto. Tra questi, per esempio, il problema della dissociazione tra Stato di lancio e di registro che nasce dai cambiamenti economici e sociali del mondo attuale. Infine, ad accompagnare l’intero elaborato, una riflessione sull’importanza degli strumenti giuridici non vincolanti nell’influenzare ed agevolare il processo evolutivo delle discipline giuridiche.File | Dimensione | Formato | |
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