Il concetto di Antropocene, proposto in ambito scientifico in riferimento all’attuale era geologica, legandosi a prospettive di rischio ambientale e collasso climatico, funziona quale strumento critico attraverso cui è possibile ridefinire le categorie antropocentriche del pensiero moderno occidentale. Il presente articolo intende rapportare tale nozione a quella di trauma, verificandone la tassonomia secondo declinazioni di stampo ecologico. Si condurrà, quindi, un’interrogazione teorica di matrice postumana e neomaterialista attorno ai concetti di spazio, identità, storia e memoria, analizzandone i significati all’interno del contesto narrativo contemporaneo. Si procederà, infine, all’analisi ecocritica e comparata di due casi-studio: i romanzi Sirene (2007), di Laura Pugno, e Notre vie dans les forêts (2017), di Marie Darrieussecq.
Trauma ed ecologia. Prospettive teoriche nella letteratura dell’Antropocene / Elia, Annamaria. - In: COMPARATISMI. - ISSN 2531-7547. - 7(2022), pp. 286-303. [10.14672/20222053]
Trauma ed ecologia. Prospettive teoriche nella letteratura dell’Antropocene
Annamaria Elia
2022
Abstract
Il concetto di Antropocene, proposto in ambito scientifico in riferimento all’attuale era geologica, legandosi a prospettive di rischio ambientale e collasso climatico, funziona quale strumento critico attraverso cui è possibile ridefinire le categorie antropocentriche del pensiero moderno occidentale. Il presente articolo intende rapportare tale nozione a quella di trauma, verificandone la tassonomia secondo declinazioni di stampo ecologico. Si condurrà, quindi, un’interrogazione teorica di matrice postumana e neomaterialista attorno ai concetti di spazio, identità, storia e memoria, analizzandone i significati all’interno del contesto narrativo contemporaneo. Si procederà, infine, all’analisi ecocritica e comparata di due casi-studio: i romanzi Sirene (2007), di Laura Pugno, e Notre vie dans les forêts (2017), di Marie Darrieussecq.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.