I professionisti dei servizi sociali specializzati nell’accoglienza residenziale di cittadini di paesi terzi: il caso di Roma Capitale.

La presentazione illustra i risultati della ricerca del Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, insieme al CNR – IRPSS, del titolo “#ioaccolgo. Il ruolo degli operatori nelle pratiche di intervento sociale per richiedenti asilo e rifugiati” con la direzione scientifica del Prof. Marco Accorinti. L’obiettivo della ricerca è analizzare le pratiche di intervento sociale degli operatori esperti (educatori, assistenti sociali, psicologi, mediatori sociali, ecc.) che operano nel sistema di accoglienza. Con la collaborazione della Prefettura di Roma e dell’Ufficio Immigrazione di Roma Capitale è stato realizzato un lavoro sul campo della durata di 12 mesi, terminato nel dicembre 2021 e che ha avuto come focus l’operato del personale dei CAS, SIA e le strutture del circuito cittadino selezionate. Sono state realizzate 35 interviste in profondità (da remoto), 4 focus group ed è condotta un’analisi documentale. È stato così possibile comprendere le principali caratteristiche dei Centri studiati, il profilo dei professionisti (background formativo, competenze, lavoro quotidiano), l’impatto delle modifiche avvenute a seguito delle recenti innovazioni legislative, gli effetti delle restrizioni anti-contagio a seguito della pandemia da COVID-19. Inoltre, si è analizzato il peso delle diverse competenze professionali nel lavoro in equipe, in particolare dell’assistente sociale. I risultati della ricerca evidenziano l’emergere di due orientamenti principali che convivono in forme diversificate a seconda dei contesti in proporzioni varie: uno impostato verso “la tenuta di una struttura residenziale” e un altro “incentrato sulla progettualità e il raggiungimento di obiettivi promozionali”. Queste differenze si palesano nelle modalità di intendere la durata e il monitoraggio degli interventi, nel livello di partecipazione dei beneficiari, nel lavoro di comunità, nello svincolo e nell’attenzione ai casi di maggiore vulnerabilità. La specificità dell’assistente sociale nell’intervento multidisciplinare si declina in diverso modo a seconda dei Centri, con una componente trasversale di tenuta del rapporto di rete e di collaborazione con gli altri servizi del territorio, ma con una definizione di maggiore discrezionalità nella dimensione di monitoraggio dei progetti individuali, nella gestione del percorso di regolarizzazione amministrativa, nel coordinamento di altre figure professionali e nella gestione del quotidiano. Infine, la ricerca ha permesso di definire l’identità e i criteri di scelta dei coordinatori dei Centri (in alcuni casi chiamati direttori), evidenziando una variegata diversità di profili e di competenze. In tutti i casi si richiama l’importanza dell’esperienza professionale come fattore determinante che permette di acquisire le competenze.