Le manifatture tabacchi hanno rappresentato un caso d’industrializzazione precoce, stratificando le successive età della meccanizzazione: la fase paleoindustriale spesso contempla il recupero di manufatti preesistenti, in particolare strutture ecclesiastiche, oppure talvolta vede l’erezione di nuove strutture che, nel disegno delle forme e nell’uso materico, rispondono a un’idea di monumentalità. Con la modernità anche le fabbriche del tabacco utilizzano nuove tipologie funzionali e nuovi linguaggi architettonici. Firenze: dalla dismissione… Nel capoluogo toscano, la nuova sede costruita a inizio anni trenta dal Monopolio di Stato, su progetto di Pier Luigi Nervi, vede un corpo principale che domina un ambiente urbano privo di emergenze e caratterizzato da un tessuto eterogeneo definitosi a partire dai primi del Novecento. Lo schema distributivo è equilibrato tra lessico razionalista e dinamismo spaziale, con una serie di edifici a planimetria e volumetria compatte, con un’austera classicità dei corpi interni, a cui si contrappone la curvatura del fronte in travertino. Dopo la dismissione del 2001 si sono susseguite numerose ipotesi di riuso, da Cittadella della cultura a polo espositivo, da sede degli uffici del Comune e di svariate istituzioni (Opificio delle pietre dure, Biblioteca nazionale, Archivio di Stato, Soprintendenza archeologica, Gabinetto Viesseux, Mediateca regionale) a zona residenziale, senza riuscire mai a decollare. … alla rinascita Nel 2016 la svolta, con l’investimento di 250 milioni da parte del Gruppo Cassa depositi e prestiti e da PW Real Estate Fund III LP, un fondo gestito da Aermont Capital, che sta concretizzando uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana in Italia, con MTDM (Manifattura tabacchi development management srl) che gestisce un progetto esteso su un’area di circa 6 ettari, includendo 16 edifici, per un totale di oltre mezzo milione di metri cubi. Così, è stato presentato il Piano di recupero redatto dallo studio olandese Concrete Architectural Associates (con consulenze di SANAA e Studio Mumbai), approvato nel 2019, che si è posto in sintonia con la politica dei “volumi zero”, favorendo la conservazione delle preesistenze, evitando la “demolizione e ricostruzione” e riducendo al minimo i nuovi volumi.

Ex manifattura tabacchi. Un nuovo centro civico per Firenze / Iacomoni, Andrea. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - (2022).

Ex manifattura tabacchi. Un nuovo centro civico per Firenze

Iacomoni Andrea
2022

Abstract

Le manifatture tabacchi hanno rappresentato un caso d’industrializzazione precoce, stratificando le successive età della meccanizzazione: la fase paleoindustriale spesso contempla il recupero di manufatti preesistenti, in particolare strutture ecclesiastiche, oppure talvolta vede l’erezione di nuove strutture che, nel disegno delle forme e nell’uso materico, rispondono a un’idea di monumentalità. Con la modernità anche le fabbriche del tabacco utilizzano nuove tipologie funzionali e nuovi linguaggi architettonici. Firenze: dalla dismissione… Nel capoluogo toscano, la nuova sede costruita a inizio anni trenta dal Monopolio di Stato, su progetto di Pier Luigi Nervi, vede un corpo principale che domina un ambiente urbano privo di emergenze e caratterizzato da un tessuto eterogeneo definitosi a partire dai primi del Novecento. Lo schema distributivo è equilibrato tra lessico razionalista e dinamismo spaziale, con una serie di edifici a planimetria e volumetria compatte, con un’austera classicità dei corpi interni, a cui si contrappone la curvatura del fronte in travertino. Dopo la dismissione del 2001 si sono susseguite numerose ipotesi di riuso, da Cittadella della cultura a polo espositivo, da sede degli uffici del Comune e di svariate istituzioni (Opificio delle pietre dure, Biblioteca nazionale, Archivio di Stato, Soprintendenza archeologica, Gabinetto Viesseux, Mediateca regionale) a zona residenziale, senza riuscire mai a decollare. … alla rinascita Nel 2016 la svolta, con l’investimento di 250 milioni da parte del Gruppo Cassa depositi e prestiti e da PW Real Estate Fund III LP, un fondo gestito da Aermont Capital, che sta concretizzando uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana in Italia, con MTDM (Manifattura tabacchi development management srl) che gestisce un progetto esteso su un’area di circa 6 ettari, includendo 16 edifici, per un totale di oltre mezzo milione di metri cubi. Così, è stato presentato il Piano di recupero redatto dallo studio olandese Concrete Architectural Associates (con consulenze di SANAA e Studio Mumbai), approvato nel 2019, che si è posto in sintonia con la politica dei “volumi zero”, favorendo la conservazione delle preesistenze, evitando la “demolizione e ricostruzione” e riducendo al minimo i nuovi volumi.
2022
rigenerazione, città, spazio pubblico
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ex manifattura tabacchi. Un nuovo centro civico per Firenze / Iacomoni, Andrea. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - (2022).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Iacomoni_Ex Manifattura_2022.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 4.5 MB
Formato Adobe PDF
4.5 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1660755
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact